Da ieri le frontiere Usa sono riaperte ai viaggiatori stranieri. Per entrare negli Stati Uniti d’America, però, sarà necessario rispettare delle regole. Ecco allora quali sono le linee guida fissate dai Cdc ovvero dai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie per coloro che stanno pensando di viaggiare in tale Stato.

Frontiere Usa riaperte: ecco quali sono le regole da rispettare e cosa serve

Con il decreto di Biden, il presidente degli Stati Uniti d’America, da ieri cadono le restrizioni per entrare negli Usa.

I viaggiatori stranieri dovranno avere due dosi di vaccino contro il Covid-19 e fornirne una prova prima di salire in aereo. Ci saranno però delle eccezioni ma limitate. Ricordiamo che i vaccini accettati sono il Moderna, il Pfizer ed il J&J (approvati dall’FDA) e quelli autorizzati dall’Oms tra i quali c’è anche Astrazeneca. Per quest’ultimo varrà anche la somministrazione eterologa. I viaggiatori dovranno poi mostrare il risultato negativo del test Covid effettuato entro tre giorni dalla partenza. In più dovranno firmare un attestato che dichiara che si è vaccinati e che si è avvisati che fornendo informazioni false/fuorvianti si andrà incontro a sanzioni penali e alla reclusione.
Per quanto riguarda i minorenni, questi ultimi non avranno l’obbligo di fornire il documento sanitario. Dovranno però anch’essi mostrare un test negativo eseguito tre giorni prima se accompagnati da una persona adulta vaccinata. Un giorno prima della partenza, invece, se si è insieme ad una persona adulta non vaccinata.

Eccezioni per entrare negli Usa a seguito delle frontiere aperte

Non dovranno presentare il certificato vaccinale per gli Stati Uniti d’America chi ha meno di 18 anni e coloro che partecipano ai trial clinici Covid-19. Inoltre coloro che per controindicazioni mediche non possono vaccinarsi e quelli che hanno necessità di recarsi in tale paese per emergenza o per motivi umanitari.

Dovranno però mostrare una lettera del Governo degli Stati Uniti in cui compare la scritta “necessità urgente di viaggiare”.

Infine le persone che viaggiano con visti non turistici in cui il tasso di vaccinazione è più basso del 10%. Costoro, però, dovranno accettare di farsi vaccinare entro sessanta giorni dal loro arrivo. Si legge inoltre che non ci saranno eccezioni per motivi religiosi o altre convinzioni morali. Chi non rientra in queste eccezioni, come già detto, dovrà presentare il Covid test negativo fatto il giorno prima della partenza e non solo. Dovrà poi fare un secondo tampone tra il 3° ed il 5° giorno di permanenza dall’ingresso nel paese.
Le compagnie aeree avranno il compito di vigilare con attenzione tutti i dati ed inoltre dovranno anche tenere traccia delle informazioni di contatto dei viaggiatori come e-mail, numero di telefono e domicilio Usa. Ci sarà infatti un Contact Tracing Order con il quale tali dati resteranno a portata di mano per trenta giorni ed eventualmente potranno essere forniti anche al CDC. Si ricorda infine che i passeggeri dovranno mostrare il documento ufficiale che dimostra che si è vaccinati almeno due settimane prima della partenza.
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