Sembrerebbe più che ovvio dire che chi soffre di malattie reumatiche, come artrosi e artriti, presenta dei peggioramenti durante la stagione invernale: siamo portati a pensare che la motivazione sia il freddo. Il responsabile del reparto di Reumatologia dell’Ospedale di Milano ‘Humanitas’, nonché docente universitario presso la Humanitas University, Carlo Francesco Selmi, spiega che ci sono altri tre motivi che, insieme al freddo, complicano la vita dei malati di artrosi, artriti e altre malattie di carattere reumatico.

Lo studio del 2019 sulle malattie reumatiche

Partendo dal presupposto che praticamente tutti coloro che soffrono di malattie reumatiche raccontano di un peggioramento delle condizioni in inverno e di un miglioramento in estate, è arrivato anche uno studio, pubblicato nel 2019, sulla rivista scientifica Rheumatology International: la ricerca è partita dal fatto che, su Google, le ricerche di parole come ‘artrite’ o ‘artrosi’ cresce di gran lunga in inverno e raggiunge il suo picco nel mese di marzo, per poi scendere e raggiungere il minimo nei mesi estivi.

Google viene considerato, nei grandi numeri, un buon indicatore della percezione globale di un problema o di una patologia. La risposta più ovvia sembra essere quella del ‘freddo’ invernale: eppure, i dati raccolti sembrano indicare che le basse temperature siano soltanto una componente e non quella principale del peggioramento delle condizioni in inverno di chi soffre di malattie reumatiche. Si sottolinea, infatti, che ‘anche quando è stata trovata una correlazione, non era molto rilevante’. Quali sono allora i fattori decisivi?

Gli insospettabili fattori del peggioramento delle malattie reumatiche in inverno

Se il freddo, dunque, conta in minima parte, bisogna trovare i responsabili altrove. Carlo Francesco Selmi spiega che ci sono altri tre fattori che contribuiscono al peggioramento di chi ha una diagnosi di artrite reumatoide o artrosi:

  1. la ridotta attività fisica: in inverno, per ovvie ragioni, si fa meno esercizio fisico e questo è un fattore estremamente negativo, soprattutto per l’artrite reumatoide, sia per quanto concerne la dimensione immunologica, sia per quanto riguarda l’aumento del peso corporeo,
  2. la mancanza di sole: la ridotta esposizione diretta ai raggi solari porta a un minor assorbimento di vitamina D, che può portare a un aumento dell’infiammazione locale,
  3. i disturbi del sonno: molte persone soffrono di insonnia invernale, la cui conseguenza è un effetto che favorisce le infiammazioni dell’organismo.

C’è da aggiungere che le artriti provocano in generale in chi ne soffre un senso di astenia, affaticamento e stanchezza e in inverno queste ‘sensazioni’ sono maggiori soprattutto per motivi di origine psicologica. Cosa fare allora? La risposta è se vogliamo semplice: effettuare attività fisica, mantenere il peso corporeo costante e cercare di dormire il meglio possibile. Sarebbe anche utile stare all’aperto durante le ore di sole, ma questo ovviamente non è sempre possibile, perché anche le persone che soffrono di reumatismi devono pur andare a lavorare.

Leggete anche: Colite ulcerosa, in Italia ne soffrono 150 mila persone: ma cos’è e come si cura

[email protected]