Si attende di sapere il destino dei 1800 navigator del Reddito di Cittadinanza. Da settimane, i lavoratori aspettano di capire che cosa ne sarà dei navigator i cui contratti di collaborazione scadranno il prossimo 30 aprile. Il vertice tra i sindacati e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, non ha portato ad alcuna decisione e dal 1 maggio il rischio che i lavoratori restino a casa è concreto. Gli ultimi giorni saranno fondamentali per capire quale sarà il destino dei navigator, ma cerchiamo di capire i fatti e quello che è accaduto.

Navigator reddito di cittadinanza, contratti a rischio, c’è tempo fino al 30 aprile

Si mette male per i navigator. A dirlo è stato anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri:

“Alla domanda ‘da maggio chi paga i navigator’, la risposta ancora non c’è. Il governo ha messo a disposizione delle risorse, ma non è un passo avanti che risolve il problema. Un altro tavolo è stato convocato per il 27 aprile, aspettiamo di capire come evolveranno gli ulteriori incontri in programma con il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e le Regioni, che al momento sono state latitanti”.

Intanto, sul destino dei navigator dei Reddito di Cittadinanza, si sono mossi anche dei presidi permanenti che inizieranno dal 26 aprile, lo scopo è quello di “richiamare governo e politica alle loro responsabilità”. Di recente aveva anche fatto scalpore la storia dei cuochi introvabili a causa del Reddito di Cittadinanza.

Si rischia l’archiviazione per la figura del navigator

Dopo le due proroghe, il rischio che la figura del navigator, che doveva aiutare i percettori del Reddito di Cittadinanza a trovare un lavoro, rischia di venir archiviata e 1.800 persone rischiano di rimanere a casa, anche perchè il governo non sembra intenzionato a prendere in considerazione una terza proroga.

Secondo i sindacati è fondamentale una nuova proroga dei contratti per arrivare ad una nuova soluzione di tipo strutturale.

Secondo Bombardieri: “Questo è un problema che riguarda tutto l’esecutivo, non soltanto il ministro Orlando. Se è grave l’assenza di Brunetta al tavolo? Sì, registro che è stato chiamato e che c’è una discussione aperta. Ma al momento non abbiamo visto nessun esponente del suo ministero al vertice”.
Intanto dal ministero del Lavoro si parla dell’intenzione di non disperdere il patrimonio di competenze che si venuto a creare nel corso del tempo, per cui si valuterà la strada da percorrere in tempi brevi. Dal 1 maggio, però, i navigator rischiano di rimanere senza lavoro e i tempi sono davvero stretti.