Forse non ci voleva un genio per progettare una misura del genere, eppure ci abbiamo messo tanto a proporla. Alla fine però il reddito alimentare sembra entrato realmente nel vivo. Si tratta di una nuova misura atta ad aiutare coloro che hanno un reddito basso. Consiste nell’offrire alimenti prossimi alla scadenza, ossia i prodotti invenduti che andrebbero quindi al macero, ma che in questo modo possono sfamare i più poveri.

Pacchi spesa per i poveri

L’iniziativa era prevista nel piano finanziario 2023, ma finalmente sta vedendo la sua attuazione concreta.

Il reddito alimentare fornirà dei veri e propri pacchi spesa ai bisognosi. Si tratta di una misura sperimentale che durerà 3 anni e sarà coordinata dal Ministero del Lavoro, guidato dal ministro Marina Calderone. La lotta alla povertà è un progetto iniziato ciò nel 2021 e che durerà 6 anni (fino al 2027), con l’obiettivo di contrastare non solo i disagi che hanno le famiglie più in difficoltà, ma anche lo spreco alimentare. I fondi di 1,5 milioni di euro stanziati quest’anno, si aggiungono infatti ai fondi destinati al programma Contrasto alla deprivazione materiale, il quale fa parte del piano sopracitato del 2021-27. Per il prossimo anno invece saranno stanziati 2 milioni di euro.

Ma cosa prevede nel dettaglio il progetto? In pratica, i prodotti prossimi alla scadenza, e quelli che presentano un imballaggio difettoso, non possono essere venduti. Per questo motivo, solitamente finiscono al macero. Si tratta di uno spreco alimentare davvero enorme. Con la misura denominata reddito alimentare, invece, tali prodotti verranno raccolti e destinati ai cittadini che vivono in condizioni di assoluta povertà. In questo modo, quindi, si combatteranno due problemi in un colpo solo, lo spreco alimentare e la fame nel paese.

Reddito alimentare, come funziona?

Le linee guida per la distribuzione dei pacchi spesa non sono state ancora tracciate, ma verranno affrontate nei prossimi giorni.

Sappiamo comunque che una parte dei fondi fin qui stanziati saranno destinati allo sviluppo di un’app che servirà proprio a prenotare e ritirare i pacchi. Tale app permetterà anche di riceverli direttamente a casa, qualora il soggetto rientri tra le categorie più vulnerabili. Tale sostegno comunque non andrà a sostituire quelli già esistenti, come il Fondo nazionale del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e i programmi Fead per il 2014-2020 e Inclusione e lotta alla povertà per il 2021-2027.

Insomma, quello che si paventa è senza dubbio un modo intelligente e allo stesso tempo utile per combattere la povertà e allo stesso tempo gli sprechi alimentari. Come dicevamo nel nostro incipit, probabilmente non serviva un genio per proporlo, ma a quanto pare spesso anche le proposte semplici e che sono utili per tutti, possono avere un iter complicato e di non facile attuazione. Ad ogni buon conto, il reddito alimentare è senza dubbio una soluzione interessante, e allo stesso tempo attuabile in tempi brevi. Cosa diversa per la petizione popolare lanciata al fine di mantenere il reddito di cittadinanza in Campania, francamente una proposta che difficilmente verrà presa davvero in considerazione. Non ci resta quindi che attendere le linee guida ufficiali che saranno comunicate nei prossimi giorni per capire nei dettagli come funzionerà il nuovo sostegno.

Riassumendo…

  • Al via il nuovo reddito alimentare, pacchi spesa ai poveri;
  • la musica è già approvata e i fondi stanziati, ma manca una precisa linea guida che sarà decisa nei prossimi giorni;
  • con tale provvedimento si contrasterà la povertà e gli sprechi alimentari.