Nuovo record mondiale per l’artista Umberto Boccioni (1882-1916) e il suo leggendario capolavoro in bronzo “Forme uniche della continuità nello spazio”, battuto all’asta da Christie’s a New York la notte scorsa. Se lo sono conteso in sette. E alla fine è stato aggiudicato per 16 milioni 165mila dollari (diritti compresi), pari a 14 milioni e 636.903 euro. Considerata un’opera iconica del Futurismo, era stimata tra i 3,8 e 4,5 milioni di dollari. Rappresenta una figura aerodinamica – in parte uomo, in parte macchina – che corre energicamente verso il coraggioso “nuovo mondo” immaginato dal movimento futurista, un mondo ‘moltiplicato’ per tecnologia, velocità e industrializzazione.

L’opera originale di Boccioni è in gesso e nel corso della vita dell’autore non venne mai prodotta la rispettiva copia in bronzo. Il calco originale è in mostra al Museo di Arte Contemporanea di San Paolo, in Brasile, ma nel corso dei decenni furono ricavati altri 14 calchi. Altri due esemplari della stessa opera realizzati nel 1931 sono conservati al Museo del Novecento di Milano e al Museum of Modern Art di New York. Quello aggiudicato da Christie’s è uno degli otto bronzi numerati realizzati tra il 1971 e il 1972 (l’opera fu concepita nel 1913) su commissione di Claudio Bruni Sakraischik, direttore della galleria d’arte ‘La Medusa’ di Roma. I bronzi furono modellati su un calco del 1951 di proprietà del conte Paolo Marinotti, che aveva ottenuto l’originale da Benedetta Cappa Marinetti, vedova di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. Altri bronzi del 1972 della serie Marinotti sono nelle collezioni del Museo di Israele a Gerusalemme e del Museo di arte contemporanea di Teheran.

Con l’asta di ieri, Boccioni batte un suo personale record: quello di “Testa + luce + ambiente”, tela ad olio del 1912 che era stato battuto da Sotheby’s a Londra per 9 milioni 70.100 sterline (12.505.989 di dollari) nel febbraio del 2018. Ufficialmente aggiudicata ad un acquirente anonimo, come recita il comunicato post asta diffuso da Christie’s, riporta l’AdnKronos, la scultura di Boccioni, secondo il sito internet Artnews, è stata acquistata da Harry Smith, amministratore delegato del consulente d’arte globale Gurr Johns con sede a Londra.