Se non fumi fai meno pause a lavoro, se fai meno pause vuol dire che lavori di più, se lavori di più meriti un premio. Un premio per i non fumatori. Ovvero quattro giorni di ferie in più all’anno a quei dipendenti che non toccano sigarette.

Si tratta di una politica aziendale adottata da una società di selezione del personale nel Regno Unito. Si chiama KCJ Training & Employment Solutions l’azienda che, in un post su Facebook, ha dichiarato di essere orgogliosa di aver trovato questo sistema per incentivare il proprio personale a smettere di fumare, contemporaneamente creando un ambiente di lavoro più sano nei propri uffici.

“Un ambiente di lavoro sano è un ambiente di lavoro felice”: ha dichiarato l’amministratore delegato Don Bryden. Inoltre ha affermato di essere stato ispirato da un articolo di qualche anno fa relativo ad un’azienda giapponese che stava pensando di dare ai dipendenti non fumatori fino a sei giorni di ferie in più all’anno e voleva far sua quella proposta attuandola nella sua azienda.

I dipendenti fumatori beneficiano di pause fino a 10 minuti per ogni sigaretta fumata. Alcuni di loro, poi, fumano tra le 6 e le 10 sigarette al giorno, il che significa che lavoravano almeno un’ora in meno rispetto agli altri, che restano seduti al loro posto “parlando al telefono, scrivendo e cercando di fare il loro lavoro» per questo l’imprenditore pensava «dovrebbe essere ricompensati”, spiega l’amministatore delegato.

Bryden ha introdotto la misura nonostante sia lui stesso un fumatore e ha affermato che questa decisione non ha lo scopo di punire i fumatori o di dire che i non fumatori sono migliori di quelli che fumano, ma si tratta di ‘restituire qualcosa’ ai suoi dipendenti.