La terza dose di vaccino ormai è realtà per tutti, anzi si stanno accorciando anche i tempi di somministrazione, passati da 6 a 5 e ora, molto probabilmente, a 4 mesi dalla seconda dose per contrastare la variante Omicron. Ma cosa sappiamo della quarta dose e quando dovremo farla?

Quarta dose vaccino, quando la faremo? Vaccinazione ogni sei mesi in vista

In Israele, intanto, è già partita la campagna per la quarta dose per gli over 60 e i sanitari. A luglio, Israele era partita con la terza dose anticipando tutti i paesi.

Una mossa che ora ha portato il paese direttamente all’avvio della quarta dose. Molto probabilmente, una nuova dose booster toccherà anche a noi, anche se non è chiaro dopo quanto tempo. Non è ancora certo, visto che la terza dose in Italia ha finora toccato il 25% della popolazione, se i tempi rimarranno gli stessi, quindi dopo 5 o 6 mesi a distanza della dose booster oppure saranno allungati. La variante Omicron, infatti, potrebbe cambiare le carte in tavola.

Ma cosa dicono gli esperti in merito alla quarta dose?

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, “se sarà che ci dovremo vaccinarci ogni 6 mesi, non ci trovo nulla di male se questo ci permette di vivere più tranquillamente come accade oggi. Se diranno che il richiamo va fatto ogni 6 mesi, lo faremo. La medicina cambia, non rimane immutabile nel tempo, è in continua evoluzione.”
Secondo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, prima di decidere sulla nuova vaccinazione è importante valutare l’impatto della variante Omicron e aspettare di adeguare i vaccini alle nuove varianti. Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, invece, pensa che il fatto che Israele abbia iniziato con le quarte dosi non è un buon segnale in merito al fatto di avere una buona protezione con la terza.


Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, ad Adkronos Salute ha confermato:

“l’ok per anziani è fragili è il destino di questa vaccinazione, che transiterà in uno schema, un piano vaccinale, come quello dell’influenza”.

Concorde la microbiologa Maria Rita Gismondo, secondo cui gli attuali vaccini proteggono per 5 mesi quindi ripetere il vaccino ogni 4-5 mesi sarebbe calzante, anche se sarebbe meglio avere un vaccino a cadenza annuale.

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