A gennaio potrebbe cambiare la quarantena per evitare che il paese si blocchi del tutto. Attualmente ci sono in Italia almeno 500mila positivi e quasi 2 milioni di persone in quarantena a causa di contatti con positivi. I numeri, però, potrebbero essere più alti. Il sistema di tracciamento arranca e anche fare un tampone non è facile considerando le lunghissime file alle farmacie degli ultimi giorni. Fare 1 milione di tampone al giorno non è facile, ecco perché da gennaio, quando la variante Omicron sarà dominante e i contagi ancora più importanti, la situazione potrebbe peggiorare.

Come potrebbe cambiare la quarantena per evitare il lockdown per tutti da gennaio

Gli esperti si stanno dividendo, ma resta il fatto che da gennaio potrebbero cambiare le regole sulla quarantena per quanto riguarda i contatti degli asintomatici. Attualmente nel nostro paese la quarantena è di 10 giorni per i non vaccinati e di 7 per i vaccinati. Se davvero a gennaio i contagi saliranno a 100mila al giorno, è facile ipotizzare che con le regole attuali ogni giorno dovrebbero andare in quarantena quasi un milione di persone. Non solo sarebbe difficile gestire i tamponi ma sarebbe un grande problema anche per le aziende, i luoghi di lavoro, le scuole e la produttività in genere. A Repubblica, l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti ha dichiarato che:

“Con oltre 50 mila casi al giorno, destinati a diventare molti di più, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi che hanno il Covid. Hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il Covid di chi non è vaccinato. Non si può affrontare questa fase con le stesse regole”

100mila contagi al giorno a gennaio e milioni di persone in quarantena per la variante Omicron

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, a metà gennaio è concreto pensare che si potrebbe arrivare a 100mila casi al giorno, ma se le regole relative alla quarantena dovessero rimanere le stesse la metà della popolazione si troverebbe in quarantena, una sorta di lockdown non voluto con intere aziende ferme, scuole vuote e chiusure forzate.

Spetterà al ministro della Salute decidere se rivedere il sistema della quarantena per i contatti dei positivi.

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