Il giorno più lungo. Così Enrico Mentana, nella sua iconica maratona no stop di 12 ore su La7, ha definito gli eventi della giornata di ieri, in cui il governo Draghi si è dissolto per il mancato appoggio del Movimento 5 Stelle e del Centrodestra di governo, ovvero Forza Italia e Lega Nord. Questa mattina, il premier Mario Draghi si è presentato alla Camera dei Deputati semplicemente per ringraziare i parlamentari dei 17 mesi trascorsi dall’inizio del suo mandato e informarli che sarebbe tornato al Quirinale per confermare le dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, già presentate giovedì scorso.

In sostanza, è il passaggio formale che segna la caduta del governo Draghi e l’inizio della crisi. La domanda che ora tutti si pongono è la seguente: quando si vota per le prossime elezioni politiche in Italia?

Quando si va a votare per le prossime elezioni politiche in Italia dopo la caduta del governo Draghi

L’Italia tornerà al voto nell’autunno 2022. Le due date più probabili sono quelle del 25 settembre e 2 ottobre, dal momento che trascorrono in genere circa due mesi dalla fine di un esecutivo e le elezioni politiche.

Nelle ultime ore sembra prendere sempre più quota la data del 25 settembre, inizialmente scartata perché nello stesso giorno cade la festa del capodanno ebraico, il Rosh Hashanah. Il semaforo verde sulla data è arrivato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in una nota: “In merito all’opzione emersa dagli organi di stampa di elezioni il 25 settembre alla vigilia di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, l’Unione delle Comunità Ebraiche chiarisce che la data non pone ostacoli. La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti”.

Tra le ipotesi anche il 18 settembre

Non è nemmeno da scartare l’ipotesi meno caldeggiata al momento, ma ancora sul tavolo, e cioè quella che vorrebbe le prossime elezioni il 18 settembre.

Sicuramente la data ufficiale sarà una certezza entro qualche giorno.