La domanda che in tanti si pongono è quali sono i più famosi e costosi francobolli rari italiani. Trovare tale tipologia di francobollo è quello che ovviamente vorrebbe ogni collezionista sia dal punto di vista economico che per soddisfazione personale. Ovviamente trovarli è molto difficile. Ecco maggiori dettagli in merito.
Dove trovare francobolli rari e famosi anche italiani
Per chi ama collezionare francobolli le occasioni migliori per trovare un francobollo raro (magari che abbia anche un valore) sono sicuramente i mercatini dell’usato, le fiere, gli eventi specifici ma anche i siti specializzati.
La rarità del francobollo dipende da vari fattori. Parliamo del numero delle copie ma anche della tiratura. Ovviamente più ce ne sono, più il valore è basso. Ad esempio tra quelli che valgono molto ci sono il Gronchi Rosa emesso il 3 aprile 1961 per commemorare il viaggio dell’allora presidente della Repubblica in Sudamerica. Fu sostituito però con il Gronchi Grigio ed è per questo che vale molto. Ci sono infatti pochi esemplari in circolazione.
Francobolli rari italiani: quali sono i più famosi e più costi
Rispondendo alla domanda iniziale ovvero quali sono i più famosi e costosi francobolli rari italiani, la risposta è diversi.
In primis c’è sicuramente l’introvabile Error of colour. È tanto prezioso a causa di un errore di stampa e la conservazione in condizioni ottimali.
C’è poi quello 3 Lire di Toscana Faruk emesso il 1°gennaio 1860 dal Gran Ducato di Toscana. È raro perché esistono due famossissimi esemplari di questo francobollo su due buste spedite dal re d’Egitto Farouk e dal barone Rotschild. Uno di questi è stato battuto all’asta per un valore pari a 500 mila euro.
Infine segnaliamo il francobollo Trinacaria (prima serie) che fu emesso il 1° gennaio 1858 durante il Regno delle due Sicilie ed il suo valore è di 350 mila euro. Tale serie comprendeva ovviamente i valori dell’epoca espressi in grana. Si andava dal mezzo grana ai 50 grana mentre il disegno sul francobollo era quello del Regno delle due Sicilie composto di tre parti. A destra c’era la trinacria (testa femminile con tre gambe piegate simbolo della Sicilia) mentre in basso i tre gigli. Questi erano il simbolo dei Borbone mentre a sinistra, invece, c’era il cavallo rampante ovvero il simbolo di Napoli.