Si continua a parlare della Terza Guerra Mondiale scatenata dal conflitto in Ucraina, che ormai imperversa da due mesi portando distruzioni e vittime. Intanto, lo scontro a distanza tra Gran Bretagna e Russia si fa sempre più aspro. Secondo il governo britannico, infatti, l’uso delle armi fornite dalla Gran Bretagna all’Ucraina è legittimo. Lo ha detto il viceministro della Difesa, James Heappey, in un’intervista alla Bbc, dove ha affermato che “è interamente legittimo perseguire gli obiettivi per distruggere la logistica degli oppositori e le loro forniture, garantendo sempre la salvaguardia dei civili” come riporta Il Giornale.

Terza guerra mondiale, la questione delle armi riapre il dibattito

Le parole di Heappey hanno subito scatenato una reazione da parte della Russia. Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha sottolineato che se per l’Ucraina diventa legittimo usare le armi fornite dalla Gran Bretagna, la Russia “potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira in profondità le linee di rifornimento ucraino fin dentro quei Paesi i quali trasferiscono all’Ucraina armi”.

Usa e Regno Unito stanno inviando droni e artiglieria pesante, tra cui i cannoni M777 howitzer. Secondo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, gli occidentali starebbero gettando benzina sul fuoco fornendo armi che potrebbero quindi scatenare una Terza Guerra Mondiale e ha anche sottolineato che il riferimento non è solo ai paesi Nato. Nonostante tutto, il ministro è convinto che le possibilità di un conflitto nucleare siano molto piccole ma ora più che mai la Russia sembra davvero sola contro tutti.

La risposta del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba

Intanto, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, sul suo profilo Twitter ha parlato delle minacce di Mosca:

“La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo nel suo sostenere l’Ucraina. Da qui il discorso di un ‘reale’ pericolo di Terza Guerra Mondiale.

Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale”.