Per i turisti che si trovano a Parigi negli ultimi giorni non è proprio un bel momento. E non è ironia. Continuano, infatti, le proteste in Francia a causa della riforma delle pensioni che Emmanuel Macron ha approvato senza il voto dell’Assemblea e che prevede l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni.
Così girare per le strade di Parigi significa osservare scioperi, manifestazioni e anche scontri violenti tra manifestanti e polizia. I black block, infatti, sono ancora pronti allo scontro, nonostante ormai si è arrivati al decimo giorno di proteste.

Solo la settimana scorsa hanno preso parte alle mobilitazioni almeno 1 milione di partecipanti ma alcune fonti parlano anche di 3 milioni di persone e il caos è ancora destinato a continuare con profondi disagi sia per i cittadini che per i turisti.

Proteste in Francia, le zone rosse da evitare per i turisti a causa degli scontri contro la riforma delle pensioni

Infatti, anche il traffico ferroviario subirà dei limiti. Molti treni TGV sono già tagliati e alcune riduzioni si notano anche per le linee della metro parigina e la RER.
Non va meglio neppure per le stazioni di servizio, dove almeno il 15% hanno finito il carburante. Questo comporta anche la chiusura delle pompe, con gravi disagi per gli automobilisti.
Ma per i turisti che si trovano a Parigi in questi giorni o che sono in procinto di partire ci sono particolari pericoli? Esistono delle zone rosse?
Le proteste in Francia hanno interessato anche uno dei simboli nazionali di Parigi, il Louvre, che nella mattinata di ieri è rimasto chiuso proprio a causa delle manifestazioni contro la riforma delle pensioni. Su Twitter, il sindacato CGT, ha annunciato la chiusura del museo visto che davanti al piazzale si erano assiepati migliaia di lavoratori in protesta. Un’altra zona rossa per i turisti è quella di Place de la République e Place de la Nation.

Alcune proteste partono proprio da questa piazza per arrivare a Place de la Nation, per cui si potrebbero notare dei disagi in vari punti intermedi.
Ma non si tratta delle uniche zone a rischio. Molti cortei di manifestanti sono partiti anche da piazza della Bastiglia fino all’Opera, quindi per i turisti anche queste zone potrebbero essere a rischio.

Le altre zone

I manifestanti hanno bloccato le stazioni ferroviarie e alcuni binari della Gare de Lyon, persino lo scalo di Charles de Gaulle è stato preso d’assalto dai manifestanti. Nei giorni scorsi erano state chiuse anche la Torre Eiffel e il Palazzo di Versailles. Per cui, in vista di nuove proteste, è sempre meglio capire bene dove muoversi, perché molte zone turistiche della città sono interessate da chiusure e blocchi.
Intanto, anche per oggi, la Francia torna in piazza per la decima mobilitazione. Le forze dell’ordine hanno anticipato che ci si aspetta un gran numero di giovani, molti di più delle proteste avvenute i giorni scorsi. Non c’è un numero esatto ma non sono da escludere fino a 100mila persone solo a Parigi per cui risultano mobilitati 5mila poliziotti, numeri mai visti, che fanno ben capire la portata dei disagi anche per chi si trova a Parigi per turismo in questi giorni.