Vola il prezzo del carburante, con la benzina e il diesel destinati a salire ancora. Le ultime stime parlano di prezzi sopra i 2 euro al litro anche al self service. Costi folli che rischiano di mettere in ginocchio gli automobilisti.

Prezzi benzina e diesel sempre più alti: carburante a oltre a 2 euro al litro

La probabilità di un divieto Ue-Usa dell’acquisto del greggio russo ha mandato in tilt i mercati. Secondo JP Morgan, senza un accordo con l’Iran, il Brent rischia di arrivare a 185 dollari.

Nell’ultima settimana, sia la benzina che il diesel hanno chiuso con rialzi pari a 4 e 8 cent al litro. La benzina è vicina ai 2 euro al litro anche al self, ma non va meglio per il gasolio, che costa più di 2 euro e gpl e metano, che pure hanno subito rincari pesanti.

Secondo gli ultimi dati di Staffetta Quotidiana, Eni ha alzato di 5 cent al litro i prezzi della benzina e gasolio, 7 cent per IP e Q8, che ha segnalato +6 sul Gpl. +6 cent/litro su benzina e gasolio e +2 sul Gpl, infine per Tamoil. Secondo gli ultimi dati rilevati domenica sera dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, il prezzo della benzina al self tocca i 1,999 euro/litro mediamente, il diesel a 1,799 euro/litro. Per il servito si parla di 2,111 euro/litro per la benzina, 2,015 euro/litro per il gasolio, 0,861 euro/litro per Gpl e 1,952 euro/kg per il metano.

Anche i prezzi del diesel si stanno alzando e stanno raggiungendo quelli della benzina, un problema legato alle attività delle raffinerie che hanno difficoltà a trovare il greggio in arrivo dalla Russia.

Aumento prezzi carburante a causa della guerra in Ucraina, si rischia forte stangata di 500 euro a famiglia

La causa dei nuovi rincari va sicuramente ricercata nel conflitto in Ucraina, ha esasperato una situazione già grave con aumenti che erano iniziati qualche mese fa.

Secondo Azzurra Pacces, di Staffetta Quotidiana:

“Con la fine dell’emergenza sanitaria c’è stato un rimbalzo perché la domanda era superiore all’offerta. Con l’invasione delle truppe russe, la prima reazione del mercato fisico dei petroliferi è stato un arretramento sull’import dalla Russia”.

A commentare i forti rincari è anche Assoutenti che ha denunciato “una stangata sui rifornimenti pari a +525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel.” Secondo il presidente Furio Truzzi la conseguenza non è solo un aumento dei prezzi al dettaglio per molti prodotti di largo consumo ma anche il “blocco di numerose attività produttive impossibilitate a sostenere costi di benzina e gasolio”.

Vedi anche: Prezzi benzina e carburante, situazione in peggioramento: quanto aumenteranno ancora?