I prezzi di benzina e diesel stanno calando ma tutti aspettano la data del 2 agosto, quando il governo potrebbe prorogare lo sconto taglia accise che determina 30 cent in meno al litro durante il pieno. Alcuni segnali incoraggianti sono arrivati ma la data del 2 agosto è fondamentale, non solo perché è il mese delle ferie e delle partenze ma anche perché i prezzi di benzina, diesel, gpl e metano negli ultimi mesi sono arrivati a livelli davvero troppo alti.

Prezzi benzina e diesel in calo, ma si teme per agosto

Molto probabilmente lo sconto sarà prorogato per tutto agosto ma molto dipenderà da cosa accadrà al governo e se le dimissioni di Draghi avranno una conseguenza anche per lo sconto carburante.

Infatti, se cadrà il governo tra le ipotesi c’è quella dell’impossibilità di deliberare una nuova proroga del taglio delle accise.
In questi giorni, il prezzo della benzina è tornato su livelli accettabili e sotto la soglia dei 2 euro. La media è di 1,984 euro/litro al litro in modalità self ma con una tendenza al calo in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati al 18 luglio.

Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,938 euro/litro. Per il servito il prezzo medio della benzina medio praticato si posiziona a 2,128 euro/litro mentre il diesel servito è 2,085 euro/litro.

Sconto carburante sarà o no prorogato dal 2 agosto? I possibili scenari

Il calo generale dei prezzi però, rischia di diventare un buco dell’acqua dal 2 agosto senza lo sconto carburante nel caso non ci sarà la possibilità di prorogarlo. A quel punto si potrebbero vedere i prezzi di nuovo alzarsi a 2,30 euro/litro con conseguenze pesanti per gli italiani, già affranti dai pesanti rincari. Tutto si risolverà o quanto meno ne sapremo di più da mercoledì, quando Draghi andrà alle Camere per la fiducia e sapremo se si dimetterà o se lo strappo con il M5S sarà definitivo con scenari più o meno positivi per la questione carburante.

Come scrive Sicurauto.it, se il centro destra dovesse uscire dal governo ci potrebbe essere un Draghi bis con una nuova maggioranza e di conseguenza ci sarebbero i tempi per elaborare un nuovo taglio dell’accisa. Con un nuovo governo e un presidente di garanzia, ugualmente il nuovo taglio potrebbe andare in porto mentre se sarà comunicata la fine anticipata della legislatura e saranno annunciate le elezioni in autunno non è detto che si sceglierà di adottare provvedimenti forti come appunto potrebbe essere il taglio delle accise dei carburanti. In sostanza, solo dopo il 20 luglio sapremo con certezza il destino dello sconto e cosa potrebbe cambiare dal 2 agosto.