“Oggi voglio acquistare questi biscotti che adoro. Oh no ma sono arrivati a 4,39 euro, due settimane fa costavano 4 euro e in precedenza 3,50 euro”. Fare la spesa è diventato sempre più caro. E la cosa assurda è che invece di diminuire molti prezzi degli alimentari stanno aumentando sempre di più. Basta fare un giro al supermercato per notare che scene come quella descritta sono all’ordine del giorno. Magari eravamo abituati ad acquistare certi biscotti – tanto per fare un esempio- a un certo prezzo e invece li abbiamo visti lievitare come non mai.

Infatti, i prodotti che costano sempre di più con l’inflazione sono davvero tanti.

Prezzi alimentari sempre più alti

Nei supermercati italiani, quindi, è scattato un vero e proprio allarme e la situazione non sembra proprio risolversi. C’è chi sperava che nel 2023 i prezzi dei prodotti al supermercato avrebbero subito un calo e invece non è stato così. Secondo quanto sostiene la Rete nazionale dei mercati all’ingrosso, guardando ai prezzi registrati in varie città, l’aumento dei prezzi pare evidente. Lo studio ha confermato che il 65% dei mercati ha registrato aumento dei costi dei prodotti agroalimentari. Solo a Genova si è assistito a un trend inverso e i prezzi si sono abbassati mentre Roma, Cesena, Treviso, Catanzaro e Cagliari non hanno subito nessuna variazione.

Secondo Italmercati, molte città prevedono un aumento dei prezzi, in quanto anche se il costo dell’energia è sceso, ciò non sarebbe bastato a tamponare la situazione. A rimetterci, quindi, sono i supermercati, che essendo soggetti energivori, sono obbligati ad alzare i prezzi per non avere conseguenze negative sulle attività. Da qui si spiega il motivo per cui ormai molti prodotti costano sempre tanto. Anzi, a volte sembrano pure aumentare. In più, secondo Italmercati si rischia anche un cambio di abitudini proprio a causa dei prezzi sempre più alti.

Se compri questi cibi rischi di spendere una fortuna

Gli italiani,infatti, a causa dei costi elevati sono obbligati a tagliare i consumi e quindi calano anche gli acquisti come conseguenza del minor reddito disponibile. Ma quali sono i prodotti più cari? Sicuramente , rimanendo a tema verdura e frutta, peperoni e melanzane hanno registrato un incremento del 10% mentre finocchi, zucchine e carciofi costano meno. Per i consumi ittici, invece, si prevede un calo tra il 10% e il 20% e poi una sorta di stabilizzazione. La preoccupazione, insomma, c’è. Ecco perché secondo il presidente di Italmercati è fondamentale mettere in campo delle azioni per ridare alle famiglie italiane una dieta sana ed equilibrata ma senza dover spendere una fortuna. Un pò come accade ora, visto che per mangiare bene tocca sborsare parecchio di più.