Credevamo che il mondo dei dinosauri si fosse estinto con la caduta della “leggendaria” asteroide. In realtà, c’è ancora qualcosa che lega la nostra epoca a quella obsoleta dei grandi e temuti rettili. Il suo nome scientifico è Chlamydoselachus anguineus, volgarmente noto anche come “squalo dal collare”. Esemplari come questo sono rarissimi da trovare sul pianeta e risalirebbero a 95 milioni di anni fa. Sembra la trama di un film, invece è tutto vero.

Uno squalo mostruoso

La scoperta dello squalo risale a poco tempo fa.

A trovarlo sono stati alcuni ricercatori dell’Unione Europea, al largo delle coste del Portogallo, nel corso di uno studio sugli effetti della pesca a strascico nelle acque dell’Oceano Atlantico. Per pura casualità, gli uomini si sono imbattuti in quello che viene anche comunemente chiamato “fossile vivente”. In un primo momento, i ricercatori sono rimasti a bocca aperta di fronte alla creatura mostruosa appena “pescata”.

L’anatomia rende lo squalo dal collare più simile ad un’anguilla o ad un serpente. Il tratto più spaventoso è costituito dalla testa, che presenta qualcosa come trecento denti, tutti disposti alla perfezione. I denti aguzzi rappresentano l’arma letale di questo squalo, in grado di affrontare senza avere paura altri squali, calamari e polpi. Una volta che attacca una preda, difficilmente quest’ultima riesce a lasciare l’interno della sua bocca, laddove trova la sua morte.

Una figura leggendaria

Alla figura dello squalo dal collare è associata la figura leggendaria dei serpenti marini, narrazione mitologica che trovò terreno fertile nel corso dei secoli passati. In effetti, la testa ed il corpo dello squalo ritrovato in Portogallo sono facilmente associabili a quelle di un serpente. Anche in fase di attacco, lo squalo preistorico ricorda da vicino il comportamento tenuto dai rettili squamati. Per la prima volta, venne osservato 2004 al largo degli Stati Uniti.

Tredici anni dopo rieccolo, stavolta in Europa, neanche tanto lontano da noi.

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