Quando un cittadino deve dei soldi allo Stato, Equitalia provvede alla riscossione, quando è necessario anche forzosa, procedendo anche attraverso pignoramenti di beni. Ma cosa accade se è lo Stato a essere moroso nei confronti di cittadini? Accade che le parti si invertono e due cittadini, stanchi di aspettare invano un risarcimento che lo Stato gli deve per un indennizzo, usano la stessa Equitalia, attraverso la stessa legge usata dall’Ente di riscossione, per vedere i propri diritti riconosciuti. I due cittadini, due pazienti del Trentino, sono rimasti vittima di un’infezione nosocomiale, ovvero un’infezione contratta all’interno di strutture ospedaliere, in questo caso dello Stato.

I due malcapitati hanno intrapreso un azione legale contro il Ministero della Salute per avere un indennizzo per tutte le sofferenze e i danni che tale infezione aveva loro provocato. La battaglia legale dei due pazienti si è protratta per 10 anni, ma alla fine si sono visti riconoscere i propri diritti attraverso una vittoria in tribunale. Nonostante la sentenza che condanna lo Stato a pagare i danni, quest’ultimo continua a non pagare; nel frattempo uno dei due richiedenti è passato a miglior vita, ed ora gli eredi, al suo posto stanno aspettando l’indennizzo che gli era dovuto. I cittadini hanno sollecitato lo Stato a pagare quanto dovuto non avendo nessun riscontro. A questo punto gli avvocati che hanno portato avanti l’azione giudiziaria hanno deciso di usare la stessa arma che usa lo Stato per riscuotere i propri crediti: lo Stato è stato messo in mora, è stato notificato un atto di precetto e la mossa successiva sarà il pignoramento di Equitalia quale terzo. Infatti la legge permette a coloro che devono riscuotere un debito il pignoramento di terzi che siano in possesso di crediti del debitore: in questo caso Equitalia è l’agente di riscossione dello Stato e quindi ha nelle sue casse crediti del debitore.
La procedura messa in atto dagli avvocati però dovrà essere ora approvata dal giudice di Bolzano assegnando al cittadino ancora in vita e agli eredi del secondo le somme dovute, attraverso il vincolo di denaro presso Equitalia.