Non bastavano il nuovo piano razionamento gas ed energia e neppure le minacce della Russia di interrompere i flussi di gas. Ora a darci filo da torcere è anche la Francia, che per i prossimi due anni potrebbe non inviare più energia all’Italia. Nelle ultime settimane il tema legato alla crisi energetica è più che mai attuale. Non si parla di altro. Il timore comune è quello di rimanere al freddo e anche senza luce. Le persone si sentono frustrate perché obbligate a pagare bollette salate, molto più di prima, e poi a dover razionare i consumi.

Da ottobre, infatti, si dovrà tenere il riscaldamento acceso un’ora in meno e a 19 gradi invece che a 20. In più l’accensione scatterà 8 giorni dopo rispetto al calendario ordinario. Per la luce, invece, la Ue sta discutendo in merito ad un piano energia che prevede il divieto di usare due elettrodomestici insieme durante alcune ore di punta. Gli italiani, quindi, si stanno abituando a cambiare abitudini, a fatica sicuramente ma con la consapevolezza che si potrà risparmiare qualcosa in bolletta. La decisione della Francia rischia di mandare tutto all’aria?

Piano razionamento luce, la Francia stoppa l’elettricità verso l’Italia

Con la decisione di non mandare più energia elettrica per i prossimi due anni, l’Italia dovrebbe fare a meno del 5% di fabbisogno nazionale che giunge da Oltralpe. Il nostro paese si affida all’import per circa il 13,4% ma il momento di austerity legato al caro prezzi dei combustibili si è fatto sentire anche in Francia. Il paese, infatti, usa molto l’energia nucleare ma una larga fetta dei reattori è in manutenzione e così il presidente francese Emmanuel Macron si è accordato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Accordo che prevede che la Germania comprerà gas dalla Francia e le venderà l’energia. In un documento già vagliato dal Mite, si legge che l’Italia sapeva già del problema e ora si cercherà di valutare tutti gli scenari possibili.

Il nostro paese, insomma, dovrà capire se sarà necessario acquistare più gas o se i risparmi riusciranno a risolvere il problema, almeno in parte.

Quali elettrodomestici potremo tenere accesi?

Un problema non di poco conto, visto che si temono tagli delle forniture anche da Slovenia, Austria e Svizzera, che in questo momento di crisi potrebbero decidere di dare precedenza al fabbisogno interno. Il problema potrebbe davvero diventare pesante per il nostro paese. Le incognite sono ancora tante. Quello che sembra ormai chiaro, però, è che l’inverno sarà piuttosto duro. Con la carenza di forniture, rischiamo un piano di razionamento ancora più severo? Sicuramente la risposta a questa domanda arriverà molto prima del previsto, visto che la stagione autunnale sta arrivando. Intanto ci si prepara ad una nuova realtà: non si potranno tenere più di due elettrodomestici accesi insieme.