L’efficacia del vaccino anti-Covid è oramai stata confermata da un numero sufficientemente ampio di studi specialistici. Il monitoraggio della campagna vaccinale in Italia e nel resto del mondo conferma che i vaccini a Rna messaggero, come Pfizer e Moderna, possono offrire una protezione molto elevata. In ogni caso sufficiente a proteggere dalle infezioni più gravi. L’efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna, in un primo momento, era stata calcolata al 90% e anche più, adesso sappiamo che è leggermente inferiore. Ma quale dei due protegge di più o, per meglio dire, permette un maggiore sviluppo di anticorpi?

L’efficacia del vaccino Pfizer e del vaccino Moderna

Stando agli studi pubblicati, sappiamo che, a distanza di sei mesi, coloro che hanno ricevuto il vaccino Moderna risultano essere più protetti. Questo rispetto a coloro che hanno avuto il vaccino Pfizer.

La differenza diviene più importante nei soggetti fragili o negli anziani. Sembra infatti che il Moderna generi un numero maggiore di anticorpi sul lungo periodo. Queste ricerche e quelle che si svolgeranno nell’immediato futuro servono a capire soprattutto se c’è una connessione tra alcune fasce d’età e la produzione di anticorpi. Essa è fondamentale per capire chi avrà effettivamente bisogno di una terza dose e chi invece potrà esserne esentato.

Interessante, in questo senso, uno studio statunitense che ha esaminato un gruppo di persone (residenti in una casa di cura e personale della stessa) che hanno ricevuto il vaccino Pfizer. Ebbene, lo studio ha rilevato che in entrambi i gruppi il livello di anticorpi è diminuito nel tempo, ma con differenze. L’età media dei pazienti della casa di cura è di 76 anni e in questi soggetti la quantità di anticorpi registrata è stata notevolmente inferiore rispetto al personale più giovane. A distanza di sei mesi dalla vaccinazione, il 70% dei pazienti anziani aveva un livello estremamente basso di protezione, nel personale più giovane soltanto il 16%.

L’ipotesi sembra essere chiara: l’efficacia del vaccino varia a seconda dell’età e della condizione di salute e fisica delle persone.

Quale dei vaccini, Pfizer o Moderna, è più efficace?

C’è poi un altro studio, condotto questa volta in Belgio e pubblicato sul Journal of American Medical Association. Esso ha dimostrato come coloro che hanno ricevuto il vaccino Moderna abbiano sviluppato in media circa il doppio degli anticorpi. Questo rispetto a coloro che hanno avuto il Pfizer. Incrociando i dati con quelli di uno studio svolto dall’Università della Virginia, si è potuto appurare che, dopo il secondo vaccino, gli immunizzati con Moderna avevano prodotto circa il 50% di anticorpi in più.

Lo studio ha rilevato un altro elemento molto importante: il Moderna sembra produrre livelli di risposte anticorpali più elevate in tutte le fasce d’età. La comunità scientifica, comunque, è concorde nel ritenere sia il vaccino Pfizer che il Moderna come funzionanti e protettivi contro le infezioni più gravi del Covid.
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