Il voto finale alla manovra finanziaria del governo Meloni è atteso per le 6:00 del mattino di domani sabato 24 dicembre. Sarà dunque una Vigilia di Natale al lavoro per i parlamentari, chiamati a licenziare la prima manovra del nuovo esecutivo. Tra le misure adottate figurano anche provvedimenti collegati direttamente alla materia previdenziale: dalla rivalutazione delle pensioni a Opzione Donna, passando per Quota 103 e l‘aumento delle pensioni minime a 600 euro. Dato che la carne al fuoco è tanto, ecco un breve riepilogo di tutte le misure adottate dal governo per il 2023 a favore dei pensionati e di chi è in procinto di andare in pensione.

Vediamo di seguito le novità previste.

Pensioni anticipate: nel 2023 arriva quota 103

Nel 2023 debutta la pensione anticipata con quota 103, ossia 62 anni di età e 41 anni di contributi. Il requisito contributivo deve essere raggiunto entro il 31 dicembre 2023. Ai fini del calcolo, vale inoltre anche il regime di cumulo, ad eccezione dei contributi versati nelle casse professionali private. Al momento del raggiungimento dei requisiti necessari, non è possibile richiedere da subito la pensione anticipata con quota 103. Occorre osservare un periodo di attesa che ha inizio dalla data di maturazione dell’ultimo requisito utile per la pensione anticipata (ossia l’età di 62 anni o i 41 anni di contributi).

Rivalutazione delle pensioni

Un altro provvedimento inserito nella manovra riguarda la rivalutazione degli assegni pensionistici. Sorridono i pensionati che percepiscono un trattamento fino a quattro volte il minimo (100% dell’indicizzazione) e chi ha un assegno previdenziale di importo tra 4 e 5 volte il minimo, con un aumento dell’indicizzazione dall’80 all’85%. Sorridono meno invece i pensionati che hanno un assegno mensile più alto: per loro è infatti prevista una riduzione degli scaglioni.

Pensioni minime a 600 euro per gli over 75

Un emendamento in extremis di Forza Italia alla manovra ha portato l’importo delle pensioni minime a 600 euro, ma solo per gli over 75.

La misura al momento è prevista soltanto per il 2023. Vedremo quindi come si comporterà il governo Meloni alla fine del prossimo anno, quando dovrà decidere se confermare o meno la misura.

Opzione Donna

Nella manovra del 2023 c’è anche la pensione anticipata con l’istituto Opzione Donna, che sale a 60 anni e le cui beneficiarie sono le caregiver. Quindi chi ha perso il proprio posto di lavoro in seguito a un licenziamento, e le invalide. La soglia minima di età da raggiungere può essere ridotto di un anno per figlio (fino a un massimo di due anni se si hanno due o più famiglie).