Le novità relative alle pensioni in seguito all’arrivo del nuovo Governo Meloni hanno creato non di rado un pò di confusione tra chi deve andare in pensione a breve. Tra le domande che circolano in rete, e a cui si cerca di dare una risposta, è se si può presentare domanda di prepensionamento con Quota 103. Anche se il valore dell’assegno previdenziale supera 5 volte il trattamento minimo. La risposta è sì, è possibile chiedere e andare in pensione al raggiungimento dei requisiti di Quota 103 indipendentemente dall’importo della pensione maturata.

Questo perché la soglia pari a cinque volte il trattamento minimo rappresenta di fatto il limite massimo di quanto si potrà percepire mensilmente con l’assegno previdenziale. E fino a quando non si raggiunge il trattamento di vecchiaia in base a quanto previsto attualmente dalla legge Fornero (vale a dire 67 anni).

Pensione con Quota 103 anche se l’importo dell’assegno maturato supera 5 volte il trattamento minimo

Supponiamo ad esempio che i futuri pensionati abbiano maturato una pensione di importo pari a 3.000 euro lordi. Cioè superiore a cinque volte il trattamento minimo che corrisponde a 2.800 euro lordi (volendo arrotondare). Nulla impedisce di presentare la domanda di prepensionamento sfruttando Quota 103. Così come di andare in pensione anticipatamente rispetto all’età anagrafica della pensione di vecchiaia fissato a 67 anni. Che cosa cambia allora? Il dettaglio – per molti non trascurabile – è che fino all’età di 67 anni  i pensionati percepiranno una pensione di importo inferiore rispetto a quanto realmente maturato. Cioè non 3.000 ma 2.800 euro lordi (cinque volte il trattamento minimo).

Volendo essere ancora più chiari, prendiamo come esempio una persona che sceglie di andare in pensione all’età di 62 anni con 41 anni di contributi. Questo avendo maturato entrambi i requisiti richiesti per accedere all’istituto della pensione anticipata Quota 103. L’importo della sua pensione sulla carta dovrebbe essere pari a 3.000 euro lordi.

Dal momento che tale cifra sfora il tetto massimo di cinque volte il minimo, il soggetto percepirà per i prossimi cinque anni una pensione fino a cinque volte il trattamento minimo, ossia 2.800 euro lordi. Per percepire l’assegno previdenziale pieno, il futuro percettore di pensione dovrà attendere il raggiungimento dei 67 anni. Vale a dire l’età anagrafica minima per percepire la pensione di vecchiaia. A quel punto inizierà a ricevere mensilmente la pensione di 3.000 euro lordi maturata in passato.

Pensione anticipata Quota 103: ecco i requisiti necessari per andare in pensione prima dei 67 anni

Possono andare in pensione con quota 103 i nati entro il 1961 che raggiungono 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023. Concorrono alla somma totale dei contributi anche i versamenti in regime di cumulo (vale a dire gli accrediti contributivi maturati in diverse gestioni previdenziali ad esclusione delle casse professionali private o privatizzate).