I pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero sono sempre di più. La stima dell’Inps sulle pensioni che paga a residenti all’estero ammonta a 370mila pensioni erogate. I pensionati italiani decidono di trasferirsi all’estero per trovare Paesi che permettano loro di vivere una vita dignitosa con l’assegno previdenziale che spetta loro ogni mese. I Paesi in cui trasferirsi sono scelti con metodo in base al clima e, soprattutto, in base al costo della vita. Ma le persone che si sono già trasferite come e perché hanno scelto il Paese in cui trasferirsi? Da alcune interviste realizzate con persone che hanno già affrontato il trasferimento all’estero cerchiamo di capire quali sono i Paesi migliori in cui poter vivere con una rendita non troppo alta considerando che un pensionato su due in Italia ha un reddito inferiore ai 1000 euro al mese, cifra che nel nostro Paese non permette di vivere neanche di rinunce.

In Tunisia le tasse sono molto più basse che in Italia, chi si è trasferito in questo Paese afferma di pagare il 25% di tasse sul 20% del reddito totale recuperando un consistente parte della pensione. Gli affitti sono molto bassi, si parla di poco più di 250 euro al mese per una villa a schiera con prato inglese sul davanti. In Tunisia se si decide di uscire la sera per mangiare una pizza la spesa è di 7/8 euro mentre una visita specialistica presso primari costa sui 25 euro. Chi si è trasferito in Thailandia racconta che l’affitto di un appartamento costa 500 euro al mese, una persona che fa le pulizie tutto il pomeriggio costa 10 euro, lavare un chilogrammo di biancheria ha il coso di 1 euro, si cena al ristorante con 12 euro e una visita specialistica si paga 25 euro. Quello che offe la Thailandia rispetto agli altri Paesi è la tranquillità e la sicurezza, cosa che non offrono Paesi come Cuba e i Caraibi.
Per chi volesse acquistare una casa in Thailandia, qui i prezzi degli immobili sono molto bassi e con 20mila euro si riesce a diventare proprietari di un appartamento di 70/80 mq. A Bali comperare una casa costa circa 40mila euro, con 70 euro al mese si può pagare lo stipendio ad una collaboratrice domestica. Il costo della vita a Bali è molto basso, non ci sono coti di riscaldamento e con 800 euro al mese si conduce un’esistenza dignitosa. Chi si è trasferito a Gran Canaria racconta che qui il regime fiscale è privilegiato, si pagano il 40% di tasse in meno rispetto all’Italia e l’Iva arriva al massimo al 13,5%. La benzina costa la metà rispetto al nostro Paese, con 900 euro una coppia riesce a vivere dignitosamente pagando 500 euro di affitto e spendendo 400 euro in cibo. Un altro Paese dove il costo della vita è molto basso è la Bolivia. A Santa Cruz con 200 euro al mese di affitta una villa con piscina, con 100 euro si riesce ad acquistare cibo che basta per un mese intero. Le assicurazioni mediche hanno un costo che può variare, per i pensionati, dai 50 ai 100 euro al mese. Con 400 euro si paga quindi vitto, alloggio e sanità.