La Pec diventerà europea a diciotto anni dal suo debutto in Italia. Prossimamente, infatti, sarà possibile utilizzare questo strumento anche in Europa per lo scambio sicuro di comunicazioni con valore legale.

Aruba, il principale provider italiano di servizi cloud e il leader in Italia per i servizi di data center, cloud, hosting, trust services, e-mail e Pec, intanto, ha comunicato che già oltre due milioni di utenti l’hanno attivata.

Ciò è stato possibile mediante l’aggiornamento dell’attuale casella di posta elettronica.

Ma qual è la procedura per effettuare tale operazione e a che serve tale strumento?

A che serve la posta elettronica certificata?

La funzione principale della Pec ovvero della posta elettronica certificata è quella di fornire una prova legale dell’invio e della ricezione di documenti e-mail. Spesso è usata in situazioni nelle quali è richiesta una notifica ufficiale o una comunicazione formale. Ad esempio nell’ambito delle comunicazioni con la PA o per gli adempimenti fiscali o ancora per le transazioni commerciali. Come tutti sapranno, si tratta di un servizio a pagamento per cui bisogna registrarsi presso un fornitore che effettua tale servizio.

Nel comunicato dell’Agenzia per l’Italia Digitale, però, si legge che dovrà esserci l’adeguamento della Pec agli standard europei. Grazie a esso, la nuova posta certificherà tutta una serie di dati. Prima di tutto l’identità di chi possiede un indirizzo di posta elettronica, ovunque risieda all’interno dell’Unione Europea. Inoltre l’integrità del contenuto nonché data/ora invio e ricezione del messaggio.

Tale operazione si potrà effettuare mediante lo Spid, la firma digitale, la Cie, la Cns, la Dvo con operatore o recandosi personalmente presso gli sportelli autorizzati. Il secondo passaggio prevede, invece, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori ovvero la F2A. Essa è fondamentale per operare con la Pec a livello europeo.

Significa che si potrà accedere alla propria casella di posta elettronica utilizzando la combinazione username più password più Otp più notifica push di autorizzazione.

Pec europea: come fare per attivarla aggiornando l’attuale casella

Aruba ha comunicato che circa 2 milioni dei suoi utenti ha già attivato la Pec europea in soli due passaggi aggiornando semplicemente la casella di posta elettronica. Quest’ultima, quindi, non cambierà ma si evolverà soltanto in chiave europea per cui resteranno le stesse funzionalità, le modalità di fruizione e anche l’indirizzo.

Chi ancora non ha fatto questo passaggio, potrà farlo in pochi minuti e senza alcun costo. Gli utenti Aruba dovranno in primis effettuare il riconoscimento dell’identità mediante Spid, Cie, Cns, firma digitale o video riconoscimento con operatore. In seguito dovranno attivare un’autenticazione di secondo livello. Essa avviene mediante l’approvazione di una notifica push che l’utente ottiene mediante app Pec sul proprio smartphone dopo l’inserimento di username e password. Il meccanismo è lo stesso dell’home banking.

La propria casella di posta, comunque, resterà la stessa, avrà solo degli elementi in aggiunta definiti dall’Etsi ovvero dall’European Telecommunications Standards Institute. Quest’ultimo è l’organismo europeo che stabilisce gli standard tecnici delle telecomunicazioni. Più nel dettaglio, i dati che certificano in modo legale che i messaggi sono conformi agli standard europei e l’estensione della validità di questi ultimi a trent’anni. Inoltre le intestazioni aggiuntive in tutti i messaggi di posta.

Per Stefano Sordi, direttore generale di Aruba, con le nuove norme, la Pec resterà sempre la stessa ma avrà più vantaggi come l’identificazione certa del mittente e del destinatario. Inoltre il meccanismo di autenticazione sarà più forte.

La Pec, tanto più quella europea, quindi, come direbbe un utente Twitter sarà da oggi più che mai “il passaporto digitale per il mondo legale”.

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