Alzi la mano chi non ama le patatine fritte! Sappiamo tutti benissimo che ci fanno ingrassare e non è salutare mangiarle, soprattutto se sono surgelate perché subiscono una pre-frittura prima di essere imbustate, ma continuiamo a desiderarle quasi ogni giorno. Rassegnamoci,  la pre-cottura è dannosa per il nostro organismo per le sostanze tossiche che sprigiona, tra cui l’acrilamide: una sostanza che si forma nei carboidrati – come le patate – ad alte temperature e che ha effetti potenzialmente cancerogeni. Sotto accusa è – appunto – il metodo di preparazione delle patate fritte surgelate, secondo cui prima vengono tagliate a fette, poi essiccate ed infine fritte attraverso un processo che le cuoce parzialmente, lasciandole croccanti all’esterno, ma crude all’interno.

Uno studio dell’American Chemical Society spiega perché le patate fritte surgelate possono anche provocare il cancro. Ma non solo le patate, i medici consigliano di evitare tutti i prodotti fritti e precotti, specie se impanati con farina e pangrattato: i carboidrati infatti sono alimenti ricchi di amidi che si trasformano più facilmente in sostanze cancerogene. Secondo lo studio, infatti, a provocare la presenza di sostanze chimiche cancerogene sarebbe la doppia cottura delle patate. Inoltre, i medici ricordano che bisogna fare attenzione quando si acquistano le patate surgelate perché esistono vari tipi. Leggere la busta ed evitare le patate cotte con lardo o grassi animali (molto dannose per il colesterolo), mentre si consiglia di prendere quelle trattate con olio idrogenato che – a quanto spiegano – sono le meno peggio.

Secondo uno studio portato avanti dai ricercatori dell’università di Harvard non si dovrebbero mangiare più di 6 patate fritte. Tutto questo perché le patate fritte sono una vera e propria bomba di amido che si trasforma in zucchero velocemente nel sangue. In altre parole una porzione media di patate fritte presenta le stesse calorie di due o tre lattine di bibita gassata.

Ecco perché bisognerebbe sostituire parte del nostro piatto di patate fritte con un alimento più sano come, appunto, un’insalata.

Ma se proprio non resistiamo e desideriamo un piatto di patatine per soddisfare le nostre voglie, ecco pochi piccoli consigli per prepararle in un modo quanto più salutare possibile. Prima di tutto occorre scegliere la varietà di patata giusta, quelle a pasta gialla, perché contengono meno amido e mantengono la loro forma. Una volta tagliate, per via dell’amido, vi consigliamo di metterle in acqua fredda almeno per 30 minuti sostituendo l’acqua almeno un paio di volte. In quanto all’olio invece, bisogna usare quello con il più alto ‘punto di fumo’, questo per evitare che si sviluppino sostanze nocive tipo l’acroleina. Particolarmente consigliato è l’olio d’oliva, non solo per la qualità dei suoi acidi grassi, ma anche e soprattutto perché è più stabile degli altri oli, maggiormente resistente alle temperature e con un più lento processo di ossidazione, quello che provoca l’alterazione molecolare.