Mangereste mai la pasta con gli insetti o magari fatta con la farina di insetti? Ad occhio e croce verrebbe da dire di no. O almeno se si guarda alla maggioranza delle persone. Quelle che non approfondiscono il tema degli insetti commestibili e rimangono fedeli al made in Italy. Nelle ultime ore, ha fatto scalpore un video di pochi secondi pubblicato da Barilla in cui si fa proprio riferimento al consumo di insetti, tanto che l’azienda è stata poi sommersa dalle critiche e qualcuno si è anche chiesto se l’intento della nota realtà del settore alimentare non sia proprio quello di sondare il terreno.

Ma stanno davvero così le cose? Qual è il vero motivo per cui la famosa azienda di pasta ha deciso di postare il video incriminato?

Pasta con gli insetti Barilla, un video ha creato una vera e propria bufera

Nel filmato si vede l’attore Carmine Del Grosso fare delle considerazioni sul consumo di insetti nelle varie culture del mondo: “Mi hanno detto che le formiche sanno di nocciole, e i coleotteri di pane integrale. In abbinata sarebbero perfetti per la colazionenone” dice l’attore nel filmato, sottolineando che gli insetti vengono consumati in centinaia di paesi diversi, anche in Europa. Alla fine, il video si conclude con una domanda della Fondazione Barilla:

“Gli insetti sono diventati di interesse anche in Europa, come fonte di proteine ad alta qualità e a basso impatto ambientale. E tu cosa ne pensi?”

Il filmato ha provocato un certo dissenso. Qualcuno ha sottolineato con sarcasmo che il concetto del Made in Italy è sparito. Tanto che la pagina social dell’azienda  ha ricevuto una miriade di critiche. O sarebbe meglio chiamarla una vera e propria shitstorm e Barilla ha poi rimosso il video.

La smentita di Barilla

In seguito, l’azienda ha dovuto diramare un comunicato pubblicato da varie testate, in cui sottolinea che non c’è nessuna intenzione di produrre pasta con gli insetti:

“Non abbiamo annunciato il lancio di nessuna pasta prodotta con farina di insetti, nemmeno abbiamo alcuna volontà o interesse aziendale in tal senso.

La nostra pasta continua a essere prodotta con grano duro 100% italiano. Mai abbiamo fatto cenno a pasta con gli insettinone”.

In realtà Barilla, come ha anche chiarito nel breve comunicato, non voleva mettere le mani avanti in merito ad una futura ricetta di pasta con gli insetti. L’intento era riprendere un tema molto dibattuto, che riguarda la sicurezza alimentare globale e la protezione dell’ambiente. Anche nella cucina italiana, ad esempio, alcuni formaggi risultano prodotti con i vermi. Basti pensare al casu martzu, un formaggio della Sardegna che contiene larve della mosca del formaggio come riporta Wired.

Nell’ultimo periodo il consumo di insetti ha trovato la strada spianata in almeno 140 paesi del mondo, si tratta più di una necessità legata al fatto di trovare nuove fonti di proteine a basso impatto ambientale per ridurre il consumo di carne animale e solo nel 2021, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, aveva dato l’ok per commercializzare le tarme della farina e le locuste migratorie. Insomma, Barilla non vuole mettere gli insetti nella farina per produrre la sua pasta ma semplicemente conoscere l’opinione delle persone sul tema degli insetti commestibili.