La pandemia di covid-19 è finita oppure no? Il peggio deve ancora arrivare? Nelle ultime settimane, nonostante l’arrivo della variante Omicron 4 e 5 che in Sudafrica ha dato vita ad una nuova ondata e in Portogallo rappresenta già il 40% dei casi, molti paesi stanno allentando del tutto le restrizioni. Anche in Italia dal 1 maggio il Green Pass non viene più chiesto per la maggior parte dei luoghi, la mascherina resterà obbligatoria solo fino al 15 giugno per i mezzi di trasporto, luoghi di lavoro, cinema, teatri, ospedali e Rsa.

Nonostante tutto, secondo gli esperti dell’International science council (Isc), la pandemia potrebbe durare ancora 5 anni. A dirlo un report. Anche se l’evoluzione della stessa dipenderà da alcuni fattori.

Pandemia Covid-19, quando finirà, i tre scenari secondo gli esperti

Di fatto, la pandemia di covid potrebbe andare ancora avanti fino al 2027 ma molto dipenderà anche dal tasso di vaccinazione, al momento al 60% a livello globale, i conflitti internazionali e la sinergia internazionale nell’affrontare le criticità.
Il primo scenario è quello più ottimistico e ipotizza che le persone vaccinate nel mondo arriveranno all’80%, in questo modo dovrebbe diminuire il rischio di nuove varianti e il covid diventerebbe più gestibile.

Non si tratta però dello scenario più probabile. Il secondo scenario, quello con più possibilità, riguarda il tasso di vaccinazione che può arrivare al 70%, il Covid diventerà quindi endemico con dei picchi stagionali soprattutto durante la stagione fredda. Sarebbe necessario far fronte a vaccini aggiornati. Nel report si legge:

“Anche se la fase acuta della pandemia sta volgendo al termine in quei Paesi con alti tassi di vaccinazione, i rischi rimarranno elevati per quelli che non hanno accesso a un vaccino efficace. Potrebbero ancora emergere nuove varianti e la vigilanza, il vaccino e lo sviluppo terapeutico rimangono essenziali”

Lo scenario peggiore è quello meno probabile

Il terzo scenario, è quello peggiore, con il vaccino fermo al 60% e l’aumento di di nazionalismi e populismi con conseguenti tensioni.

In questo caso, i pochi vaccini nei paesi poveri porterà ad una circolazione del covid-19 fuori controllo e focolai in molte zone del mondo. Per fortuna si tratta dello scenario meno probabile ma lo stesso studio ha sottolineato che l’impatto della pandemia sulla salute mentale delle persone è stato pesante con 53,2 milioni di casi di depressione e 76,2 milioni di sindromi ansiose.