Per far fronte alle competizioni e all’impatto delle tecnologie digitali, le principali aziende italiane del settore utilities, della finanza e delle assicurazioni, scelgono l’outsourcing. Questo è quanto emerge da un’indagine contenuta nel rapporto realizzato dal Censis in collaborazione con il Gruppo De Pasquale che si chiama “La seconda transazione dell’outsourcing”.

Ma che si intende con quest’ultimo termine? Ebbene, esso è costituito dalle parole inglesi “out” e “source” che abbinate possono essere intese come “ricevere dal fuori”. Significa che un’azienda esternalizza a terzi i reparti/processi aziendali e le singole mansioni ottenendo di fatto un supporto esterno.

L’indagine del Censis

Dal rapporto del Censis/Gruppo De Pasquale, si evince che la digitalizzazione ha un ruolo sempre più crescente per le aziende perché rappresenta una priorità strategica per gli obiettivi trasversali di crescita/evoluzione del business. Inoltre dà la possibilità di semplificare i processi interni. La digitalizzazione (con nuovi modelli di gestione e tecnologie) spinge inoltre verso soluzioni di outsourcing che riescono a ridurre le complessità e offrono una progressiva specializzazione.

Emerge inoltre che con il fenomeno della “servitization” le aziende si sono approcciate in modo diverso al cliente che, nel frattempo, ha imparato a usare in modo discreto i diversi canali di accesso. Ha imparato inoltre a utilizzare i device e le applicazioni che sono diventati sempre più sofisticati.

Con il termine servitization si intende il processo mediante il quale l’azienda cambia struttura/organizzazione trasformandosi in un sistema capace di vendere insieme al prodotto anche servizi a valore che sono integrati proprio nello stesso prodotto.

Gli utenti?

Dall’indagine qualitativa sulle principali aziende italiane e gli utenti, emerge che sono il 36,4% di questi ultimi a usare esclusivamente canali di contatto digital nel settore finanziario (comunicazioni con la Banca) e il 31,8% in quello delle utilities.

Emerge inoltre, nel report, che alcune aziende (intervistate) come quelle di utilities si sono ritrovate a gestire oscillazioni della domanda in relazione a eventi esterni come l’inflazione (richiesta rateizzo bollette) e il conflitto tra Russia e Ucraina.

Inoltre, per quanto concerne il settore assicurativo, c’è stata una riduzione per colpa del Covid-19 delle richieste di risarcimento nel campo delle Rc auto. Il motivo è che c’era una scarsa mobilità.

In tutti e due i casi su indicati, le aziende hanno potuto disporre di strutture esterne più agili senza che ciò abbia intaccato sui costi e sull’organizzazione del servizio.

Denise De Pasquale, che è il presidente del Gruppo De Pasquale, ha sottolineato che ci troviamo nel pieno di una seconda rivoluzione dell’outsourcing. C’è, quindi, un rapporto migliore tra aziende e outsourcer e una maggiore responsabilità condivisa.

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