Diffusione di malattie, inondazioni, siccità, dissesto idrogeologico, estinzione di specie vegetali e animali: ecco cosa sta succedendo per colpa del cambiamento climatico.

Gli esperti del clima dell’Onu hanno lanciato un nuovo allarme: la temperatura sta salendo ancora e i piani attuali sono ancora insufficienti per contrastare il riscaldamento globale. Bisogna agire adesso prima che sia troppo tardi. Solo così si potrà lasciare in eredità alle generazioni future un mondo degno di essere vissuto.

Il problema è che ancora non vengono messi in campo degli interventi che possano scongiurare una crisi climatica irreversibile.

Se ne parla poco, anche al telegiornale, ma non si può non notare che i disastri meteo estremi sono sempre più frequenti ed estremi.

Non è normale che il Friuli Venezia Giulia e la regione Veneto siano pronte ad emanare ordinanze per risparmiare acqua già a fine marzo.

L’allarme lanciato dall’Onu

Nel 2018 gli scienziati di 194 paesi Onu avevano comunicato che bisognava frenare il riscaldamento globale. L’utilizzo dell’energia non sostenibile e di suolo nonché l’uso delle fonti fossili, infatti, hanno alzato la temperatura nell’ultimo secolo di 1,1 gradi sui livelli pre-industriali.

Cosa è stato fatto dal lontano 1998? Quasi nulla. Gli esperti dell’Ipcc (The Intergovernmental Panel on Climate Change) hanno spiegato che dopo l’allarme lanciato cinque anni fa, la sfida contro il cambiamento climatico è diventata ancora più grande. Il motivo è la continua crescita delle emissioni di gas serra.

L’aumento della temperatura, purtroppo, provoca gravissimi pericoli: ondate di calore più intese, nubifragi e altri tipi di eccessi meteo. Tutto ciò pregiudica non solo la salute dell’uomo ma anche quella degli ecosistemi. C’è pericolo, inoltre, che per colpa dei cambiamenti climatici si ridurranno sia il quantitativo di cibo che di acqua.

Non meravigliamoci se arriveranno migranti climatici

Gli esperti dell’Ipcc nel loro ultimo rapporto hanno spiegato che quasi la metà della popolazione mondiale vive in aeree che sono molto vulnerabili per il cambiamento climatico.

Il numero dei morti per i nubifragi, per gli uragani e per la siccità, infatti, è cresciuto negli ultimi dieci anni e anche l’Europa è a rischio. Proprio per tali fattori stanno crescendo anche le migrazioni per colpa del clima. Gli individui che si spostano per tale motivo, però, hanno ancora poca protezione e poco riconoscimento a livello internazionale. Il problema è però reale e va affrontato adesso, prima che sia troppo tardi.

Il cambiamento climatico è una bomba ad orologeria che va disinnescata. È ancora possibile non superare la soglia degli 1,5 gradi Celsius, bisogna però fare un salto di qualità nell’azione per il clima secondo Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu.

Ci sono tante opzioni per ridurre i gas serra e frenare il cambiamento climatico provocato dall’uomo. Le scelte che si faranno nei prossimi anni saranno decisive per il futuro anche delle nuove generazioni. Se non si agisce adesso, ma concretamente e non solo a parole, non si potrà assicurare un futuro sostenibile a tutti.

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