L’Italia è alle prese con una ondata estiva di covid-19 a causa della variante Omicron 5, anche se per ora l’impatto sugli ospedali sembra limitato. Per tutto luglio, a quanto pare, avremo a che fare con molti contagi, anche se gli esperti iniziano a fare la conta sul possibile picco. Intanto, sono sempre di più le Regioni che vogliono chiedere al governo di abbassare a 70 anni l’età per la quarta dose in modo da proteggere questa fascia anche dalla malattia grave causata da Omicron 5.

Quando sarà il picco di Omicron 5

E mentre i contagi salgono (il bollettino di lunedì 4 luglio segnalava 71 mila contagi) il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha chiarito che non è prevista nessuna restrizione:

“Valuteremo gli scenari nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma credo che sia anche sbagliato dire che sarà un autunno catastrofico. Al momento sul tavolo del governo non c’è nessuna misura restrittiva all’esame”

Ma quando arriverà il picco secondo gli esperti? A quanto pare, il picco dovrebbe arrivare intorno a metà luglio. Secondo Giorgio Palù, microbiologo, virologo e presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa):

“Non voglio fare previsioni che poi rischiano di rivelarsi sbagliate. Ma con un Rt di 1,3 destinato a salire a 1,5 diciamo che occorrerà ancora qualche settimana affinché inizi la discesa. Anche perché i contagi reali, con il fenomeno delle autodiagnosi e con i casi asintomatici, potrebbero essere 3-4 volte tanto quelli denunciati. Quindi tra malattia e vaccini quasi tutta la popolazione è immunizzata. E anche se con Ba.5 c’è un 10% di reinfezioni le possibilità di propagazione del contagio vanno riducendosi più passa il tempo”.

Quindi, il picco è atteso tra metà e fine luglio. Il che significa che ad agosto la situazione dovrebbe essere più tranquilla.

In arrivo una variante super contagiosa, BA.2.75

Intanto, mentre tutta l’Europa è alle prese con Omicron 5 dall’India è scattato l’allarme per una nuova variante ancora peggiore e contagiosa.

Si tratta della variante BA.2.75, una sottovariante di Omicron 5 segnalata anche in Germania, Regno Unito, Giappone, Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. A preoccupare, oltre che è ancora più contagiosa di Omicron, il fatto che presenta molte mutazioni. Secondo gli esperti “si tratterebbe di una variante di seconda generazione” derivata da Omicron BA.2 e caratterizzata da nuove mutazioni a livello della proteina Spike, oltre quelle già presenti in BA.2, tra cui le sostituzioni “, quindi in grado di eludere ancora di più i vaccini.