Oggi cade il Blue Monday ovvero il giorno più triste dell’anno dalla parola inglese “blue”. Tale giornata cade sempre il terzo lunedì del mese di gennaio ed è spesso associata ad un umore nero ed alla tristezza. Il Blue Monday è una ricorrenza identificata nei primi anni duemila dallo psicologo Cliff Arnall mediante una complicata equazione che lascia però perplessi i matematici. Da questo si evince che il giorno più triste dell’anno funziona più come una trovata pubblicitaria che come un vero indicatore di malessere.

Come nasce il Blue Monday

Uno psicologo dell’Università di Cariff il cui nome è Cliff Arnall identificò il Blue Monday nel 2005 mediante una formula matematica molto complicata che incrociava alcune variabili come il meteo, il calo delle motivazioni dopo le feste natalizie, i soldi spesi a Natale e la voglia di fare qualcosa. Dal calcolo eseguito da Arnall la giornata più triste dell’anno cadde proprio nel periodo invernale. Anche una ricerca recente promossa da Almond Board of California rivela che l’inverno è la stagione in cui gli italiani si sentono più scarichi: il 44% infatti sostiene di viaggiare con le batterie scariche.

L’Università di Cardiff ha però preso le distanze da Arnall e dalla sua equazione considerata una pseudoscienza. Quest’ultimo termine si applica a pratiche e metodi che vogliono apparire di tipo scientifico ma in realtà violano il rigore che c’è alla base della scienza moderna.

La bufala del Blue Monday

Dietro il Blue Monday c’era, si crede, un intento pubblicitario basti pensare che il primo giorno triste fu dichiarato il 24 gennaio del 2005 all’interno di un comunicato stampa del canale inglese “Sky Travel” che citava proprio Arnall. Si crede che l’idea fosse quella di incoraggiare la prenotazione di un viaggio proprio nel periodo ritenuto più triste: fare un viaggio quindi come un rimedio per la tristezza.

Nonostante l’assenza di scientificità il Blue Monday è diventato comunque una ricorrenza molto seguita sopratutto in Gran Bretagna anche se nel corso degli anni successivi è emerso che la formula originale era stata elaborata dall’agenzia di pubbliche relazioni di Londra “Peter Novelli”.

L’Happiest Day

L’iniziativa pubblicitaria del Blue Monday promossa da Sky Travel andò molto bene e da allora il Blue Monday è diventato protagonista di altre campagne pubblicitarie che puntavano sempre a vendere prodotti nel periodo seguente alle vacanze di Natale. Con il trascorrere del tempo, poi, sono anche cambiate le motivazioni del lunedì nero promuovendolo come una scusa per convincere i possibili clienti a combattere lo sconforto auto-indotto.

Oltre al Blue Monday c’è anche l’Happiest Day ovvero il giorno più felice dell’anno che secondo le medesime formule senza senso cadrebbe a giugno nel periodo del solstizio d’estate e quindi tra il 21 ed il 24 del mese.

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