A Pechino un veterinario cinese di 53 anni è morto dopo aver contratto il virus dell’Herpes B dei macachi, un nuovo virus estremamente pericoloso che si trasmette dall’animale all’uomo.

Un nuovo virus incute timore in Cina

Stando alla prima ricostruzione del Cdc, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, la vittima è stata infettata in modo inusuale. Infatti, sempre da quanto si apprende da fonti giornalistiche straniere, il 53 enne veterinario di Pechino ha contratto il virus dopo la dissezione di due scimmie già decedute tra il 4 e il 6 marzo.

A inizio aprile l’uomo ha iniziato ad avvertire i primi sintomi neurologici, preceduti da febbre, vomito e nausea, in seguito ai quali è stato ricoverati in più di un ospedale della capitale cinese. Purtroppo per lui, però, non c’è stato nulla da fare, con la morte sopraggiunta lo scorso 27 maggio.

I medici hanno deciso di indagare a fondo sulle cause che hanno portato alla morte del veterinario. Dalle analisi effettuate sul corpo dell’uomo, sono state rinvenute tracce del virus dell’Herpes B.

Complice anche la lezione imparata con il Covid-19, le autorità sanitarie di Pechino hanno predisposto un controllo a tappeto delle condizioni dei familiari, ma nessuno di loro è risultato positivo al nuovo virus.

Virus Herpes B dei macachi, dobbiamo preoccuparci?

Al momento non c’è alcun motivo che possa far pensare che il virus dell’Herpes B dei macachi possa essere all’origine di una nuova terribile ondata di infezioni in Asia e nel resto del mondo, sulla falsa riga di quando accaduto con il Covid a inizio 2020.

Come conferma il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina, “non ci sono state infezioni letali o addirittura clinicamente evidenti in Cina prima del 2021”. Inoltre, i ricercatori hanno sottolineato che in precedenza il virus era stato riscontrato tra gli studiosi di laboratorio nordamericano, veterinari e tutte le altre figure che sono solite a lavorare a stretto contatto con gli animali.

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