Si continua a parlare del Nuovo Reddito di Cittadinanza, soprattutto da quando è stato modificato. Il tema è sempre più caldo nell’ultimo periodo e l’intervista della ministra del Lavoro Marina Calderone al Corriere della Sera, sembra chiarire una volta per tutte le intenzioni del governo. Prima di tutto va detto che le modifiche al Reddito di Cittadinanza non riducono la platea dei beneficiari. Lo ha detto la ministra Calderone, specificando che con le nuove norme la platea si amplia e aumentano anche le categorie che ne hanno diritto.

Nuovo reddito di cittadinanza: il governo amplierà le categorie che ne hanno diritto, le parole della ministra Calderone

Il governo ha un obiettivo, che è quello di non escludere nessuno dalle iniziative dello Stato. Ma è chiaro che non si deve puntare all’assistenza fine a se stessa ma a favorire il lavoro a più persone possibili. Tra gli obiettivi dell’esecutivo, come ha chiarito la ministra al Corriere c’è quello di:

“Ampliare la platea dei nuclei familiari in condizioni di fragilità, come ad esempio chi ha in famiglia malati molto gravi. E sul fronte politiche attive stiamo creando le condizioni affinché i disoccupati trovino occupazione nei posti di lavoro che in Italia ci sono”.

Del reddito di cittadinanza, è tornata a parlare anche Giorgia Meloni alla cerimonia inaugurale del Salone Internazionale del Mobile a Milano. Il fulcro è sempre lo stesso: stop al reddito di cittadinanza per chi potrebbe lavorare ma non lo fa. La premier, però, ha parlato anche del made in Italy e dell’intenzione di puntare a una filiera del legno arredo al 100% made in Italy.

Favorire il lavoro femminile

Durante il noto evento milanese, la Meloni ha ribadito di non rassegnarsi a una società che vede come modello il Rdc. Il governo conferma di non voler continuare a dare il sussidio a chi può lavorare ma nel frattempo – ha sottolineato la premier – “scopriamo che le nostre aziende dicono che in quattro casi su dieci hanno difficoltà a trovare manodopera qualificata. Non mi rassegno a società con Rdc come modello”.

Una possibile strategia, quindii- ha ribadito la Meloni – è cercare di allineare il rapporto tra domanda e offerta di lavoro puntando a una rivoluzione culturale e all’innovazione. Nell’agenda del governo, c’è sicuramente l’incentivazione del lavoro femminile e la natalità. Lo dimostra il fatto che il ministro Giorgetti dovrebbe proporre un dossier per far pagare meno tasse alle famiglie con due figli. La premier ha sottolineato che è fondamentale puntare al lavoro femminike ad esempio “Alzando i livelli del lavoro femminile e portandoli alla media europea” in questo modo i dati cambierebbero molto. Ma il governo punta anche all’incentivazione della possibilità da parte di mettere al mondo dei figli proprio per recuperare il calo demografico riferito al nostro paese.