A, B, 0 e AB. Non sono solo lettere dell’alfabeto o numeri, ma le sigle dei gruppi sanguigni. Quelli noti e conosciuti. Ora, però, ne è stato scoperto anche un altro: Er. A chi non è mai capitato di chiedere ad amico o al proprio partner a quale gruppo sanguigno appartiene? Spesso lo si chiede per curiosità, come se fosse qualcosa che ci contraddistingue. C’è anche chi non lo sa e lo scopre per caso. Anche se ormai è raro non saperlo. Ognuno di noi ha un gruppo sanguigno diverso, sapere a quale si appartiene, in realtà, è fondamentale in caso di trasfusioni e non solo.

Le varie ricerche hanno poi dimostrato che ad ogni gruppo può essere o meno associato il rischio di alcune malattie. La notizia è di quelle che fa scalpore. La scoperta di un nuovo gruppo sanguigno chiamato ‘Er’ arriva da uno studio del National Health Service Blood and Transplant (Nhsbt) inglese pubblicato sulla rivista ‘Blood‘.

Scoperto un nuovo gruppo sanguigno Er, secondo gli esperti è legato ad una specifica malattia

I gruppi sanguigni noti sono quelli già citati ma ne esistono vari sistemi per raggruppare i globuli rossi basandosi sulle differenze di proteine o zuccheri. In totale esistono 43 sistemi diversi. La scoperta del nuovo gruppo sanguigno risale a vario tempo fa, circa 40 anni, ma ultimamente sono stati trovati due nuovi antigeni legati ad una malattia emolitica del feto e del nascituro. In questo modo i medici possono individuare prima del tempo i rischi per le donne in gravidanza.

Ad esempio, una potenziale incompatibilità tra la madre in gravidanza e il bambino. Lo studio era iniziato dopo che due neonati inglesi erano morti e nel caso specifico, si è trattato di un sottogruppo di Er.  La ricerca si basa sull’analisi di 13 pazienti con antigeni sospetti: da qui la scoperta delle variazioni: le conosciute Era, Erb ed Er3 e le nuove Er4 ed Er5.

Utile sopratutto durante la gravidanza

Lo studio è arrivato alla conclusione che il gruppo sanguigno può portare le cellule immunitarie ad attaccare le cellule non corrispondenti, ciò succede quando i gruppi non sono compatibili. Per i medici potrebbe essere molto utile nel momento in cui hanno difficoltà a fare una diagnosi e a prevenire tragedie come quella dei neonati morti. In casi molto rari, infatti, durante la gravidanza, accade che i tessuti del feto non risultano riconosciuti e quindi poi sono aggrediti. Gli anticorpi generati, che passano tramite la placenta, causano la grave malattia emolitica nel bambino.

La scoperta, quindi, è di quelle storiche per la medicina e la scienza. Soprattutto da quando molte ricerche hanno appurato che ad ogni gruppo sanguigno possono essere associate determinate malattie.