È prevista oggi la cabina di regia che porterà al nuovo decreto Covid 19 con tutte le nuove regole dopo il 31 marzo sul Green Pass, data in cui terminerà lo stato d’emergenza. Nonostante la curva del contagio sia tornata a salire, il governo è intenzionato a procedere con la road map che segna il ritorno verso la normalità.

Nuovo decreto Green Pass abolizione a due velocità, cosa cambierà

Quasi certamente sarà tolto il green pass all’aperto e per le attività sportive.

Quindi sarà possibile mangiare nei bar e ristoranti all’aperto senza mostrare il Certificato. Previsto anche l’allentamento dei luoghi dove serve il pass rafforzato per dare la possibilità anche a chi non è vaccinato di riacquisire tutta una serie di libertà.

Per quanto riguarda il Green Pass il nuovo decreto dovrebbe andarlo ad eliminare progressivamente, prima con i luoghi all’aperto a partire dal 1 aprile e poi da maggio anche con quelli al chiuso. La fase graduale partirà da aprile con l’addio al Green Pass nei bar, ristoranti e altri locali all’aperto ma anche per attività sportive all’aperto e sui trasporti pubblici, per poi arrivare al 1 maggio, quando il pass non servirà più nemmeno per i luoghi al chiuso. Da maggio dovrebbe anche decadere l’obbligo di portare la Ffp2 per assistere ai concerti mentre per i mezzi pubblici la decisione è ancora in forse.

Da maggio addio al Certificato al chiuso

Cambiamenti anche per il Super Green pass per gli over 50 che potrebbe diventare un Certificato base, quindi per i lavoratori over 50 basterà esibire anche il solo tampone ma l’obbligo vaccinale dovrebbe restare. In sintesi il nuovo decreto in arrivo oggi, 16 marzo, dovrebbe decretare la fine del green pass per tutte le attività all’aperto già da aprile mentre da maggio, se tutto andrà bene, si procederà con quelle al chiuso, quindi hotel, locali, ristoranti, musei, cinema, teatri etc.

Intanto, è arrivata la risposta del virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, alle parole di Matteo Renzi, che si è detto favorevole alla svolta su Green Pass “perché è chiaro che per chi è vaccinato Omicron e poco più di un raffreddore”. Il virologo su Twitter ha scritto:

“Il vero problema non è l’abolizione del Green pass, ma il milione di ultracinquantenni che non si sono ancora vaccinati e magari gridano alla dittatura sanitaria. Ricordo a Matteo Renzi che per loro il Covid non è per niente un raffreddore, anzi.”

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