Tempi duri per gli italiani che oltre che amareggiati dai rincari delle bollette, della spesa e del carburante, devono organizzarsi anche per affrontare il prossimo inverno e le nuove regole sul riscaldamento, parte del piano di razionamento gas. Il tarlo delle famiglie è sempre lo stesso: “Se tengo i termosifoni a 19 gradi chi verrà a controllare in casa? Qualcuno potrà entrare per verificare la temperatura?”. Si tratta di domande che sembrano più che lecite considerando che tutti andremo incontro a cambiamenti non indifferenti.

Oltre a dover abbassare di un grado la temperatura, infatti, ogni giorno bisognerà tenere il riscaldamento acceso un’ora in meno e rispettare anche le nuove date di accensione dei termosifoni, che cambiano in base alla fascia climatica. Accanto al timore di avere freddo in casa e dover ricorrere ad altri stratagemmi per scaldarsi, quello dei controlli rimane uno dei dubbi più quotati.

Nuove regole sul riscaldamento a 19 gradi, chi farà i controlli sui termosifoni?

Nel decreto firmato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, inerente il Piano di riduzione dei consumi di gas naturale, si precisa che a supervisionare il rispetto delle regole saranno le autorità competenti in base alla legge n. 192 del 19 agosto 2005 e il dpr n. 74 del 2013. In particolare, i controlli ad opera di enti locali o altri enti pubblici garantiti e qualificati. In sostanza, sarà compito delle autorità definite dalle legge regionale vigilare sul rispetto delle regole.

Molto probabilmente si faranno delle ispezioni agli impianti termici, alcuni incaricati – come scrive anche Il Corriere della Sera – dovranno rilasciare un attestato di certificazione energetica e raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni. Di fatto, si conferma la voce secondo cui nessuno busserà alla porta delle case. Piuttosto saranno controlli fatti a campione laddove si trovano condomini con riscaldamento centralizzato o nelle aziende. Sintetizzando, non sono previsti controlli casalinghi ma direttamente agli impianti.

Quando si accendono i riscaldamenti da fine ottobre in poi

Ricordiamo che l’accensione dei riscaldamenti quest’anno slitterà di 8 giorni in tutta Italia. A parte la zona alpina, che fa parte dell’Area F, dove non ci sono limiti, per la zona E (Milano e la pianura padana) i riscaldamenti si accenderanno dal 22 ottobre. Nella zona D, Ancona, Firenze, Roma etc, si parte l’8 novembre. Nella la zona C dal 22 novembre e, infine, nella B e nella zona A dall’8 dicembre. La prima data utile, insomma, sarà quella del 22 ottobre. A quel punto toccheremo con mano come funzioneranno i controlli e sopratutto se gli italiani rispetteranno davvero le nuove regole di accensione, in vista di una stagione invernale che si preannuncia complicata. E non solo per i riscaldamenti.