No, il covid-19 non è finito. Anzi il netto rialzo dei contagi di questi giorni è il preludio ad una nuova ondata che, secondo gli esperti, rischia di diventare un vero e proprio tsunami. Sembrano lontani i tempi in cui pensavamo di averla fatta franca, convinti di essere tornati alla normalità. E invece no. E’ arrivato l’autunno, i primi freddi e con esso anche il coronavirus ha rialzato la testa. Si parte da uno starnuto e si finisce dritti in farmacia a fare il tampone.

E come se non bastasse a dare filo da torcere c’è anche l’influenza. Gli esperti hanno già annunciato che sarà più tosta proprio perché negli ultimi due anni ha circolato meno e quindi si farà strada facilmente. Insomma, non bisogna abbassare la guardia. Intanto, arriva un nuovo monito alla vaccinazione e a nuove misure se i contagi dovessero aumentare in maniera preoccupante.

Nuova ondata Covid-19 e influenza insieme, chi rischia gravi conseguenze

Ecco perché il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge, spinge per la vaccinazione. La pandemia di covid-19 non è finita e gli indicatori europei confermano che quasi ovunque si notano i segni di una nuova ondata all’orizzonte. Il mix con l’influenza, poi, si potrebbe confermare davvero micidiale. Soprattutto per le persone fragili e gli anziani, il rischio di malattia grave e morte non è da sottovalutare. La circolazione del virus potrebbe ripercuotersi anche nel sistema sanitario. Il timore deriva proprio dalla stagione influenzale in Australia che è stata molto pesante rispetto al passato.

Il rischio che anche in Europa, con l’arrivo dell’inverno, si arrivi ad una situazione simile non è da scartare. Ecco perché i governi pensano che vaccinarsi sia contro l’influenza che contro il Covid-19 sia fondamentale.
Oms, Ecdc e Unione Europea consigliano, quindi, di somministrare in sia i vaccini antinfluenzali che quelli anti Covid ad alcune categorie che rischiano molto di più come over 60, donne in gravidanza, operatori sanitari e pazienti con patologie o comorbidità.

Timore per uno tsunami a causa della doppia pandemia

Ancora più diretto è Walter Ricciardi, professore di Igiene e sanità pubblica all’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma, che ha parlato chiaramente di possibile tsunami. Ancora non è chiaro che cosa succederà e la prossima stagione rimane un punto interrogativo ma in tutta Europa sta montando una nuova ondata:

“La situazione epidemiologica sta peggiorando perché c’è una parte molto grande di popolazione suscettibile e quindi vulnerabile alla malattia grave”

Si parla almeno di 7 milioni di persone che non si sono vaccinate e quindi rischiano molto e di altre 14 milioni che non hanno fatto la quarta dose. Fare la quarta dose è davvero importante, ma lo è anche vaccinarsi contro l’influenza. In più, se davvero i contagi dovessero aumentare in modo spropositato, non è da escludere che alcune misure sanitarie possano essere ripristinate. Basti pensare alla mascherina nei luoghi al chiuso e affollati, sui mezzi pubblici e dove ci sono assembramenti. Si aprono le danze, quindi, per una nuova stagione con il virus più temuto degli ultimi anni.