Anche quest’anno, tra le ricorrenze più celebrate dell’estate, c’è la notte di San Lorenzo, nota anche come la notte delle stelle cadenti. Vediamo insieme quali sono le origini di tale ricorrenza, perché la chiamiamo così e cosa in realtà accade scientificamente.

Curiosità Notte di San Lorenzo

Quando cade una stella è d’uopo esprimere un desiderio, anche se in realtà l’unico desiderio da esprimere sarebbe pregare ardentemente di non morire. Se dovesse infatti caderci una stella addosso, ovvero attraversare la nostra atmosfera, allora buonanotte a tutti, altro che desiderio.

Quelle che chiamiamo stelle in verità sono semplici e piccolissime meteore che, appunto, attraversando la nostra atmosfera terrestre, prendono fuoco e si inceneriscono lasciando una affascinante scia luminosa dietro di sé.

Naturalmente, il fenomeno è molto più visibile in estate, quando il cielo notturno è particolarmente limpido. Inoltre, in questo periodo la Terra viene attraversata dallo sciame meteorico delle Perseidi, ecco perché ci capita di vederne molte di cosiddette “stelle cadenti”. Naturalmente, la data del 10 agosto è del tutto simbolica, ci diranno poi ogni anno gli astronomi quel è la notte migliore per assistere allo spettacolo.

E veniamo quindi al punto, alla nota di vero folclore, ovvero quella che associa appunto tale fenomeno al 10 agosto e quindi a San Lorenzo. Semplicemente, il santo viene venerato dai cattolici in tale date, scelta a quanto pare proprio per questioni relative allo sciame delle Perseidi. Il martirio di San Lorenzo infatti in una qualche particolare forma poetica ha associato laa sua immagine a quella delle meteore che ardono nel cielo notturno. Il santo venne arso vivo sulla graticola, e le meteore che cadono in fiamme ricordano i tizzoni ardenti che uccisero il santo.