Quanti sono gli italiani non vaccinati in Italia? Nelle ultime ore il premier Draghi ha dato il via libera non solo alla terza dose di vaccino, che potrebbe partire dalla fine di settembre per i fragili, ma anche al possibile obbligo vaccinale e l’estensione del Green Pass.

Non vaccinati in Italia, quanti sono in base alle fasce d’età

A metà settembre il governo valuterà quanti sono gli italiani che ancora non si sono sottoposti alla vaccinazione e si procederà in base ai numeri.

Intanto, secondo le percentuali attuali, il 23,5% degli italiani over 12 ancora non si è vaccinato contro il covid. Si parla quindi di una platea di 12.730.285 di italiani che non hanno neppure proceduto alla prenotazione. Entro tre settimane, in ogni caso, si dovrebbe arrivare alla quota dell’80% della popolazione immunizzata ma contro la variante Delta, molto contagiosa, servirebbe aumentare ancora il numero di vaccinati.

Di questi 12 milioni senza vaccino, 2.705.772 fanno parte della fascia tra 40 e 50 anni, quindi il 30,76% degli italiani tra 40 e 50 anni non si è ancora vaccinato. Sono invece 2.286.561 coloro che non sono vaccinati e hanno tra 30 e 40 anni, quindi il 33,65%, 1.952.736 quelli compresi nella fascia tra 50 e 60 anni pari al 20,23% dei non vaccinati e 1.718.517 di giovani tra 20 e 29 anni che ugualmente non hanno proceduto al vaccino.

Mancano all’appello anche 1.072.081 di persone che hanno tra 60 e 70 anni senza vaccino, quindi il 14,19%, 1.377.744 di giovanissimi tra 12 e 15 anni e 755.896 tra 16 e 19 anni. Chiudono 590.580 over 70 e 270.398 over 80. Sono proprio le fasce che hanno più di 50 anni quelle più a rischio. In parte il periodo estivo, come aveva anche sottolineato Pierpaolo Sileri, ha contribuito al rallentamento della campagna che si spera possa riprendere per arrivare alla quota di 80% di vaccinati.

Che cosa si rischia con la mutazione della variante Delta

Intanto secondo Giovanni Maga, direttore del Cnr di Pavia: “Il virus Covid continua a mutare ma tra le varianti, la Delta, ultima arrivata, si sta già suddividendo. Al momento, si riconoscono dal punto di vista genetico 5 sottovarianti, e il sottotipo D è quello dominante. Le differenze tra la Delta originale e quest’ultima sono troppo poche per parlare di cosa del tutto nuova”.

Insomma, è fondamentale continuare la campagna vaccinale e convincere gli scettici a vaccinarsi per contrastare la variante Delta e le sue mutazioni.

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