E’ andata a buon fine la lunga fase di test del farmaco, gli esperimenti sui topi hanno portato esito positivo ed ora la ricerca sembra concorde nell’affermare che questa nitrosinaptina potrebbe essere la cura definitiva per tutte le forme di autismo.

Scoperto il farmaco per curare l’autismo

Testato su topi affetti dalla malattia, il farmaco ha risposto bene ripristinando il corretto funzionamento dei neuroni e portando alla normalizzazione delle anomalie cerebrali comuni nella malattia. La ricerca si è svolta presso lo Scripps Research Institute di La Jollainc in California e finanziata dallo sviluppatore britannico Stuart Lipton, già fondatore di Stanhope plc.

L’imprescindibile Nature Communication, la rivista web che pubblica puntualmente le ricerche effettuate in campo scientifico, ne pubblica proprio oggi i risultati.

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Intanto, si pensa già al prossimo step, quando la nitrosinaptina affronterà i test clinici e sarà testata sui primi pazienti. Lo stesso Lipton si dice comunque sicuro del successo del farmaco, il quale funziona riequilibrando uno sbilanciamento della attività eccitatoria dei neuroni rispetto all’attività insufficiente dei neuroni inibitori. In sostanza, l’azione della nitrosinaptina è atta a ridurre l’eccesso di attività neurale. Tale riduzione, nel caso dei topi, ha palesato un nuovo equilibrio degli stimoli eccitatori e inibitori dei neuroni, normalizzando quindi il loro comportamento.

Nitrosinaptina, tutte le forme di autismo verranno curate?

In sostanza, il fenomeno patologico poc’anzi descritto è alla base di tutte le forme di autismo, per questo motivo si crede (e si spera) che questo nuovo farmaco possa essere adatto all’autismo in tutte le sue diramazioni o quasi. Molti i genitori di bambini affetti dal disturbo che hanno mostrato sostegno alla ricerca, grazie anche alla pubblicizzazione dell’esperimento attraverso i gruppi su Facebook. Infine, lo stesso Lipton ci ricorda che tale farmaco potrebbe essere utile anche per la lotta all’Alzheimer, poiché ha dimostrato in forma preliminare in provetta, di rispondere bene anche a questa patologia.

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