Si stanno rivelando davvero controproducenti le scelte di Netflix relative al blocco della condivisione. Cosa è successo? La prima conseguenza diretta è stata la disdetta di tantissima abbonati. La seconda è che ora sono spuntati gli abbonamenti a 2 euro sul dark web. La piattaforma ha infatti deciso che i soldi ottenuti con gli account Premium non erano più abbastanza. Come spesso succede in questi casi, chi troppo vuole nulla stringe.

Abbonamento a 2 euro?

Sembrerà strano, ma a quanto pare la decisione di Netflix ha ottenuto l’effetto contrario.

Di recente la nota piattaforma di streaming ha informato i suoi utenti che a partire proprio da oggi, 1 giugno, cambia il sistema di condivisione dell’account. Ora gli abbonati verranno identificati in utenti principali, i quali potranno condividere la propria password solo ad altri utenti del proprio nucleo familiare. In sostanza, si potrà accedere al catalogo solo se si è sotto lo stesso tetto dell’utente principale, anche se rimane ancora possibile visualizzarne i contenuti da altri dispositivi, benché siano associati al primo utente. Qualora si volesse invece aggiungere un altro componente che non fa parte del proprio nucleo domestico, allora si dovranno pagare 4,99 euro in più.

Tale discorso naturalmente esula dalla questione relativa alla visione in contemporanea. L’abbonamento singolo, quello medio e quello premium che dà accesso a quattro visioni in contemporanea, rimangono inalterati, ma il blocco di condivisione della password oltre il proprio nucleo domestico si applica a tutti e tre i tipi di abbonamento. Com’è possibile quindi che ora sia spuntato un abbonamento a soli 2 euro? Semplice, si tratta di un servizio assolutamente illegale che si trova sul dark web. A segnalare l’accaduto ci ha pensato Check Point Software, azienda attiva nel settore della sicurezza informatica.

Un’opportunità per i criminali

Un portavoce dell’azienda succitata afferma: “I criminali informatici spesso sfruttano i bisogni e i desideri degli utenti, allineando i loro attacchi con le tendenze in corso”. Ed è proprio quel che effettivamente è accaduto, visto che di colpo sono proliferati gli annunci nei gruppi Telegram.

Non che Netflix se ne stia a guardare. La notizia del blocco della condivisione è scattata già da mesi, e subito si sono registrate pesanti disdette. Solo in Spagna si contano milioni di utenti che hanno interrotto il proprio abbonamento nel primo trimestre di quest’anno. Già da tempo quindi i cybercriminali avevano lanciato l’offerta di abbonamenti a 2 euro sul dark web.

Netflix a tutti i costi, purché siano bassi

Come dicevamo, però, Netflix è riuscita a bloccare dopo qualche tempo molti di questi account. Inoltre, non sempre il funzionamento è stato perfetto. Insomma, come tutte le cose illegali, anche in questo caso si è andato incontro a pesanti disservizi. Ciò non toglie che tantissimi internauti hanno tentato l’avventura in spregio del pericolo. Ma è proprio così fondamentale questo abbonamento a Netflix? Ce lo ha ordinato il dottore? Legittima la scelta di disdire per una somma che riteniamo ingiusta, ma perché lasciarsi andare all’illegalità pur di continuare a vedere il catalogo della piattaforma? Proprio di recente, Prime Video si è preso gioco dei rivali con un post ironico. Ci sono tante alternative in streaming, sicuramente più economiche, come ad esempio la stessa piattaforma di Amazon o Disney+, ed è davvero controproducente alimentare l’illegalità, visti anche i pericoli che ci sono nel dark web.

In sintesi…

  • Netflix blocca la condivisione degli account e sul dark web spuntano abbonamenti a 2 euro;
  • milioni di utenti disdicono l’abbonamento, per pagare a basso costo quello illegale;
  • la scellerata scelta della piattaforma pare stia portando a conseguenze disastrose per tutti.