Periodo nero per chi ha un mutuo a tasso variabile con l’aumento delle rate fino a 200 euro. È stata Christine Lagarde, della Bce, ad anticipare l’aumento dei tassi di interesse dello 0,50% e non è neanche chiaro che cosa cambierà nel 2023, tutto dipenderà dalla rotta che prenderà l’inflazione. Quello che è certo, è che l’inflazione non è ancora vinta. Gli ultimi dati relativi ai prezzi fanno ben capire l’andamento generale, anche se la riunione del 16 marzo sembra anticipare l’aumento al 3,5%.

Ma quali sono gli effetti sulle famiglie? L’aumento dei tassi, colpisce soprattutto chi ha un mutuo variabile, sicuramente una percentuale minore rispetto a chi ha una rata fissa. Rispetto a un anno fa, si parla quasi di 200 euro in più a secondo della durata dell’importo e del finanziamento.

Mutui, aumentano le rate fino a 200 euro: ecco per chi

In Italia, ci sono 3,5 milioni di famiglie con il mutuo e già i rincari dei prezzi hanno indebolito il potere di acquisto delle famiglie. Le tabelle della Banca d’Italia, mostrano che lo stock dei prestiti a dicembre 2022 era pari a 953 milioni di euro per finanziamenti. Secondo il Codacons:

«Un mutuo a tasso variabile costa oggi fino a +3.624 euro all’anno rispetto al 2021, mentre chi accende oggi un finanziamento a tasso fisso si ritrova a spendere fino a +3.144 euro annui rispetto a due anni fa»

L’associazione dei consumatori ha provato a fare delle simulazioni mettendo a confronto le offerte presenti sul mercato in base al tipo di mutuo, per capire come le decisioni della Bce hanno influito sui tassi di interesse e quindi sulle tasche delle famiglie. Basti vedere che nel 2021 per un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni, il miglior Taeg era dello 0,48% con una rata di 442 euro. Mentre a febbraio 2022 si era già saliti ad un Taeg di 3,16% e e una rata mensile da 627 euro sul variabile.

Ora conviene comprare una casa Green, ecco il motivo

Ecco perché, il mercato delle case Geen sarà molto più conveniente e agevolato. Questo significa che in futuro converrà molto di più comprare una casa Green, o quelle riqualificate. Bisogna anche sottolineare che dopo le direttive dell’Unione Europea sulle prestazioni energetiche, le banche che devono accettare o meno i mutui, mettono in pratica regole sempre più stringenti. L’efficienza energetica, aumenta il valore degli immobili e di conseguenza dovrebbe rende più convenienti i mutui. Visto che le banche saranno più propense a proporre sconti e agevolazioni che alla fine dei conti – secondo delle simulazioni di MutuiOnline.it – permetteranno di risparmiare sulle spese.