Quanti sono i morti per vaccino? Stavolta è Burioni a parlare. Il virologo, dopo un lungo silenzio che durava da maggio, torna in tv, a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, e prova a fare chiarezza su una questione ormai sempre più utilizzata dai no vax.
Morti per vaccino, i punti da chiarire
Innanzitutto, Burioni fa un elogio generale del vaccino, sottolineando come abbiano già salvato la vita a tantissime persone, visto che invece fino a poco prima i morti si contavano in grande quantità.
Il lungo silenzio di Burioni si è concluso con questo intervento in tv a difesa dei vaccini, ecco come prosegue il virologo: “È complicato trovare qualcuno per cui non sia consigliato il vaccino. Per le donne in gravidanza si tende a non somministrarlo nei primi 3 mesi perché potrebbe provocare la febbre. E la febbre, a prescindere da cosa viene provocata, può essere pericolosa nel periodo di formazione degli organi del bambino”. Questo pare essere un punto saliente, non è il vaccino ad essere pericoloso, ma l’effetto possibile della febbre, il che ridimensiona di molto i dubbi che si avevano.
Morti per vaccino, ci sono oppure no?
A quanto pare, la risposta di Burioni è un no quasi secco. La questione miocardite è stata molto dibattuta ed è un po’ il baluardo dei no vax. Ecco le parole di Burioni: “La miocardite si presenta raramente, in teoria può essere anche grave. Su questo effetto, un’infiammazione del muscolo cardiaco, è stato condotto uno studio molto ampio negli Usa: sono state considerate 300 milioni di vaccinazioni, con 1300 casi di miocarditi. Tutte queste persone sono guarite. Qualcuno è morto per il vaccino? Sì, probabilmente una persona in Nuova Zelanda è morta per miocardite. Una persona in un anno su miliardi di dosi”.
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