Si aggiorna il rapporto dell’ISS (Istituto Superiore Sanità), ma i morti per Covid rimangono un dubbio di molti. Quanti sono in Italia? Sono corretti i calcoli? È davvero il virus la causa di tutti questi decessi? Secondo il rapporto appena aggiornato, forse no.

Morti per Covid, abbiamo esagerato?

Abbiamo davvero esagerato nel conteggiare i morti per Covid? La questione si sta facendo sempre più spinosa, secondo il rapporto dell’ISS ora pare che il virus abbia a conti fatti ucciso addirittura meno di una normalissima influenza.

Si parla di calcoli relativi ai decessi fino alla fine del mese di febbraio 2020, e secondo tali calcoli solo il 2,9% di essi sarebbe da imputare direttamente al Covid. Pare infatti che nella maggior parte dei casi, il decesso fosse legato principalmente ad altre patologie.

Analizziamo un po’ di numeri in merito alla questione: Secondo l’Iss il 65,8% degli italiani che non deceduti in questo periodo era malato di ipertensione arteriosa, Il 23,5% aveva la demenza, il 29,3 era anche diabetico oltre a queste tre patologie, aggiungendo anche la fibrillazione striale si arriva al 24,8%. Ma non è tutto, perché ci sono poi tanti altri casi con una sola patologia, ma ben più grave. Il 17,4% ad esempio aveva già gravi problemi ai polmoni, il 16,3% aveva avuto un cancro negli ultimi 5 anni.

Morti per Covid, cosa ci dice il rapporto?

Insomma, il rapporto minimizza l’incidenza del Covid sui decessi, vuole quasi sostenere con i freddi numeri che si trattava di persone già con un forte rischio, semmai il virus ha solo accelerato la fine. Ma è davvero così? E soprattutto, come coniugare ora il nuovo rapporto ISS con la campagna vaccinale del Governo che invece spinge sulla pericolosità esclusiva del virus? Contraddizioni che non fanno che alimentare polemiche tra gli italiani.

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