Il rischio di una terza guerra mondiale è sempre più vicino. O almeno è questo il timore dopo la caduta di due missili russi in Polonia. Sempre se di missili russi si tratta. A febbraio sarà precisamente un anno che la Russia ha attaccato l’Ucraina e ha dato inizio ad un conflitto che adesso rischia anche di coinvolgere la Nato. Nel pensiero comune è davvero difficile accettare che anche l’Europa possa essere coinvolta da una guerra. Ma che cosa è successo? E davvero è stata la Russia a lanciare questa provocazione? I fatti non sono chiari.

 Il primo ministro polacco ha convocato una riunione di emergenza del Comitato per la sicurezza nazionale dopo la possibile caduta di due missili russi in Polonia.

Missili russi caduti in Polonia è l’inizio della Terza guerra mondiale?

La notizia è stata lanciata da diversi media. Alcune testate americane hanno parlato della caduta di missili nel villaggio polacco di Przewodow, che ha causato anche due vittime. Subito è intervenuto un portavoce del Pentagono, che pur non confermando la notizia ha commentato sottolineando che l’articolo 5 della Nato prevede la difesa del territorio. La Nato, insomma, è pronta ad indagare su ciò che è realmente accaduto. È davvero colpa dei russi? Mosca ha nettamente smentito che l’origine dei missili sia da addebitare alla Russia. Radio Zet ha parlato proprio di “possibili resti di un missile russo abbattuto da forze ucraine”.

Gli alleati, insomma, continuano ad indagare, per confermare o meno questa ipotesi ma ora si teme per la tenuta della pace e qualcuno pensa davvero all’inizio della Terza Guerra Mondiale.

La smentita della Russia e l’ipotesi di un residuo di un razzo dell’antiaerea ucraina S-300

Oltre all’ipotesi del lancio dei missili da parte della Russia, infatti, come riportano Open e altre testate è che a colpire il villaggio polacco sia stato un razzo dell’antiaerea ucraina S-300.

La Russia, infatti, si è affrettata a smentire e tramite il ministero della Difesa ha rilasciato un comunicato che sembra voler chiudere la questione:

«Le dichiarazioni dei media e di alcuni pubblici ufficiali polacchi sulla presunta caduta di missili “russi” nei pressi di Przewodòw sono una intenzionale provocazione mirata all’escalation. Nessun nostro mezzo ha inflitto alcun colpo su obiettivi vicino alla frontiera ucraino-polacca. I frammenti mostrati sul luogo dell’incidente non hanno nulla a che fare con la dotazione del nostro esercito».

Dopo i fatti della Polonia, secondo Vladimir Solovyov, non nuovo alle teorie cospiratorie, la Nato ora potrebbe mettere in pratica il famoso articolo 5. Ancora più netta la teoria di Sergey Markov, ex consigliere di Putin, secondo cui la Polonia già in passato avrebbe fatto iniziare la Seconda Guerra Mondiale a causa della sua arroganza e ora potrebbe fare lo stesso con la terza. Insomma, i russi si discolpano e pensano sia una strategia per favorire l’escalation del conflitto mentre la Nato e gli Alleati sono pronti ad indagare. E nel frattempo il timore di una Terza Guerra Mondiale si fa ancora più pressante.