Tutti abbiamo sentito parlare di mirra, la gommaresina usata già nell’antichità: la sua parola richiama da vicino la vicenda dei Re Magi e dei loro doni. In realtà, si tratta di un rimedio naturale contro colesterolo e trigliceridi e la sua storia è davvero antichissima. In questo articolo, parleremo dei benefici di questa pianta – ma anche delle controindicazioni – a partire da due studi di notevole importanza.

Cos’è la mirra, da dove si estrae, quali sono le caratteristiche e la storia

La mirra ha una storia molto lunga: l’uso più antico di cui abbiamo testimonianza proviene dall’Antico Egitto, dove veniva utilizzata nella pratica dell’imbalsamazione.

Anche nella Bibbia è presente: era un ingrediente fondamentale per la produzione di oli e unguenti. Sin dalla antichità, era conosciuto il suo ruolo importante per la cura di afte e ulcerazioni, ma soltanto negli ultimi tempi si è scoperto il suo beneficio fondamentale nel contrasto al colesterolo cattivo LDL e ai trigliceridi. La mirra si produce mediante estrazione da alberi e arbusti del genere Commiphora e si tratta di una gommaresina famosa per il suo aroma speziato e intenso.

Gli studi sulla mirra: un vero toccasana per trigliceridi e colesterolo LDL

Sono molti gli studi che hanno approfondito le qualità terapeutiche e i benefici connessi all’assunzione di mirra. L’équipe scientifica della King Abd Al-Aziz University di Jeddha in Arabia Saudita nel 2009 ha pubblicato sulle pagine della rivista International Journal of Food Safety Nutrition and Public Health i risultati di uno studio molto interessante: l’assunzione di integratori alimentari a base di mirra in alcuni topo albini ha prodotto un abbassamento del colesterolo cattivo. Nello stesso anno, è stato prodotto un ulteriore studio che ha sottolineato alcuni altri aspetti: il team della facoltà di medicina dell’Università di Oslo ha studiato il guggul, resina anch’essa ottenuta da un arbusto della famiglia della mirra, Commiphora Mukul, che ha confermato i grandi benefici per quanto concerne il colesterolo.

È possibile, dunque, sottolineare con precisione quali sono i benefici della mirra: da un lato tende a normalizzare i valori dei trigliceridi e ad aumentare i valori dei colesterolo HDL (quello buono, che contrasta l’LDL), dall’altro ha un efficacia preventiva per l’insorgenza di placche aterosclerotiche.

Come si trova in commercio la mirra, le modalità di assunzione e le controindicazioni

La mirra è presente in commercio in varie forme: abbiamo la tintura madre, lo troviamo sotto forma di polvere o di estratto secco, è presente in molti oli essenziali. Il nostro consiglio, è quello di discutere con il medico curante l’opportunità o meno dell’assunzione. Come ogni elemento naturale può dare benefici ma può anche avere controindicazioni: è sconsigliata, ad esempio, se si prendono farmaci contro il diabete, ma anche per chi soffre di gastrite e per le donne che si trovano in gravidanza o in allattamento.

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