Spesso mi ritrovo al supermercato indecisa su quale acqua minerale acquistare. Mi fermo davanti agli scaffali e penso quale scegliere, cercando di districarmi tra i vari simboletti presenti nel retro delle bottiglie. Altre volte, rinuncio direttamente ad acquistarla e uso quella del rubinetto. Raramente, però mi sono posta il problema delle microplastiche che le bottiglie di plastica contengono. Alcuni studi, invece, sembrano confermare la reale presenza di queste sostanze, che sicuramente non fanno bene alla salute e ovviamente fanno storcere il naso.

Non è la prima volta che sentiamo parlare di test che confermano o meno la presenza delle microplastiche nell’acqua in bottiglia.

Microplastiche nell’acqua minerale in bottiglia, il test francese fa chiarezza

Un nuovo studio voluto dall’associazione non profit Agir pour l’Environment ha dimostrato che circa l’80% delle bottiglie di acqua minerale vendute in Francia, soprattutto da marchi come Nestlé e Danone, contiene delle microplastiche. L’associazione ha fatto analizzare nove bottiglie di acqua da un laboratorio indipendente – come scrive Il Fatto Alimentare – riferiti ai due grandi marchi, ma anche Evian, Volvic, l’acqua a marchio Carrefour, l’acqua Cristalline dell’azienda Roxane, Perrier, bottiglia blu e Vittel, bottiglia da 330 ml e 1 litro. Il risultato è stato sorprendente: infatti almeno il 78% di queste acque presentava un numero di microplastiche compreso tra 1 e 121 microparticelle per litro. Presenti anche alcuni polimeri, come il polipropilene (PP), il polietilene (PE) e il polietilene tereftalato (PET). Secondo lo studio francese, tra le acque peggiori risulta la Vittel per bambini: qui sono state trovate 40 microplastiche in 330 ml.

La risposta di alcuni brand e i vecchi studi

In seguito, FoodNavigator ha chiesto a Danone e Nestlè alcuni commenti a riguardo: le aziende hanno rimandato all’associazione di categoria, la Natural Mineral Waters Europe, che avrebbe poi messo in dubbio i risultati. In sostanza, riguardando solo una piccola parte e senza essere stati ripetuti, i test non possono essere visti come scientifici.

Senza contare che gli effetti sulle microplastiche non sono ancora dati per certi per quanto riguarda la salute.

Come riporta sempre Il Fatto Alimentare, gli studi dell’associazione hanno preso come riferimento anche studi passati e hanno dimostrato che le concentrazioni di microplastiche presenti nelle bottiglie sono superiori a quelle che si trovano nelle acque del rubinetto. Un vecchio studio dell’Università statale di New York aveva proprio confermato che su 259 campioni di 11 marchi analizzati, le microplastiche erano doppiamente presenti nelle acque in bottiglia rispetto all’acqua del rubinetto.
Sicuramente serviranno altri studi per confermare o meno la presenza di microplastiche nell’acqua in bottiglia riferita ad alcuni marchi. Intanto, però, lo studio francese sembra portare alla luce una nuova tesi e riapre tante questioni aperte sull’acqua minerale.