Dopo alcuni giorni dalle elezioni politiche, inizia davvero il momento più atteso, quello della creazione del governo. In un incontro a porte chiuse tenutosi a Saronno, in provincia di Varese, Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di chiedere per la Lega alcuni ministeri. Tra questi c’è anche quello della Famiglia e della Natalità. Salvini ha spiegato la sua scelta sostenendo come ci sia il bisogno per gli italiani di tornare a fare figli senza troppe preoccupazioni. Un tema, questo, che farà sicuramente discutere come sempre accade quando si parla di famiglie tradizionali, figli e numero di figli.

La volontà di Salvini è confermata da Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega. Romeo sottolinea come l’obiettivo del partito sia di concretizzare i provvedimenti più volte caldeggiati dalla Lega negli ultimi governi. L’esempio da seguire? Il Trentino Aldo Adige, la regione che oggi presenta l’indice di natalità più alto rispetto a tutte le altre.

Il ministero della Famiglia non è un’idea nuova

Lorenzo Fontana prima e Alessandra Locatelli poi hanno ricoperto in passato la carica di ministro per la famiglia. Più precisamente, a entrambi è stato affidato il dicastero in questione durante il primo governo Conte. A distanza di tre anni, la Locatelli è in prima fila per ricoprire il medesimo incarico nel nuovo esecutivo che verrà. Oggi la deputata della Lega è assessore della regione Lombardia con delega alla Famiglia, alla Disabilità, alla Solidarietà Sociale e alle Pari Opportunità, carica che ha assunto dal 2021.

Sempre nello stesso anno, la senatrice della Lega Erika Stefani ricopre la carica di ministro per le disabilità nel governo Draghi. La Stefani verrebbe quindi sostituita dalla stessa Locatelli, ma senza rimanere a mani vuote. Per lei infatti si prospetta un ritorno al ministero degli Affari regionali, incarico già ricoperto nel primo governo Conte. Anche quest’ultima casella è di fondamentale importanza per la Lega, dal momento che le autonomie regionali restano uno dei punti principali del Carroccio.

Per il flop alle elezioni Salvini continua a dare la colpa al sostegno dato al governo Draghi

In occasione dell’incontro a porte chiuse con gli altri dirigenti del partito, Matteo Salvini ha continuato a ripetere di come la colpa per gli scarsi risultati ottenuti alle ultime elezioni sia da addossare al sostegno offerto al governo Draghi. Secondo il ragionamento del numero uno della Lega, l’exploit di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni si deve invece all’esatto opposto, ossia al vantaggio di essere stata all’opposizione. “Perché – come avrebbe riferito Salvini agli altri esponenti della Lega – stare all’opposizione è ovviamente più facile”.