Continua il successo della serie HBO in onda su Sky, stiamo parlando di House of the Dragon. Tra le star dello show c’è Matt Smith, attore già apprezzato per altre interpretazioni precedenti, che ora sta vivendo forse il momento di sua maggiore popolarità con il personaggio di Daemon Targaryen.

Forse non tutti sanno che l’interprete britannico è affetto da un particolare problema di salute che compromette la sua quotidianità. Molto probabilmente, senza una simile patologia, avrebbe vantato una carriera completamente diversa.

Scopriamo di cosa si tratta.

Matt Smith malato, ecco cos’ha

Un futuro da calciatore. Era questo il sogno di Smith, essendo stato un promettente giocatore nelle giovanili del Northampton. Che la carriera da calciatore procedesse a dovere lo dimostrava il fatto che da giovanissimo era anche arrivato il contratto con il Leicester. Insomma, l’adolescenza di Smith era avviata verso un futuro sportivo che poteva far ben sperare. Le cose però evidentemente non dovevano andare cosi. A 15 anni infatti Smith ha scoperto di avere una patologia abbastanza rara. Dopo i primi dolori alla schiena, fitte che aumentavano di allenamento in allenamento, ecco la diagnosi: spondilosi cervicale.

La spondilosi cervicale è una degenerazione della colonna vertebrale. Questa patologia non permette particolari sforzi fisici: la carriera calcistica del giovane Matt non aveva futuro. Una scelta che per il giovane Smith è stata dolorosissima, tanto che in una vecchia intervista l’attore ha parlato addirittura di depressione. Scoprire di essere malato e dover abbandonare il calcio è stato per lui terribile. Ecco le sue parole:

“È stato un momento difficile da vivere, non riuscivo a dire alla gente quello che mi era accaduto. Il mio ego mi diceva: ‘Io sono quello, sono un calciatore’. A scuola ero per tutti il calciatore e poi all’improvviso niente”.

Matt Smith malato, la svolta in una frase motivazionale

Il destino è qualcosa di davvero imperscrutabile, eppure è scritto da qualche parte, o almeno così dicono coloro che ci credono.

L’altra possibilità è che sia tutto casuale, indeterminato, e che i disegni del fato non siano altro che il processo di una serie di eventi che si susseguono senza senso. Per Matt Smith la sua malattia è stata lo spartiacque della sua vita. Credeva di poter fare il calciatore in Premier League, e invece si è ritrovato ad abbandonare per sempre lo sport che amava. Questa rinuncia però lo ha portato ad avvicinarsi a un’altra passione che, fino a quel momento, era rimasta celata, quella per la recitazione.

Arrivarono i primi corsi di teatro, le prime soddisfazioni, ma Smith non era ancora felice. Bastarono però poche parole per fargli vedere le cose in maniera nuova. Fu una frase del suo professore di recitazione Terry Hardingham a svelargli una verità completamente differente:

“Non sei mai stato destinato a fare il calciatore, sei molto più bravo a recitare”.

Parole decisive e convincenti, oltre che condivisibili. Oggi Smith è uno dei più talentosi attori della sua generazione. Lo abbiamo visto in Doctor Who, The Crown e Morbius, per citare alcuni titoli tra serie e film. Con House of the Dragon però sta avendo forse per la prima volta la popolarità che merita.