Quest’anno il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno di carnevale prima della quaresima, cadrà di 25 febbraio. Se tutti o quasi conoscono la tradizione carnevalesca che lo accompagna, in pochi invece sono a conoscenza del suo significato. Scopriamolo insieme.

Martedì grasso, cosa significa?

Se il proverbio recita, prima il dovere e poi il piacere, la tradizione cristiana che sta alla base di questo periodo pre-pasquale si è invece divertita a invertire il detto. In questo caso infatti abbiamo un ricco periodo di divertimento caratterizzato infatti dai giorni del carnevale, succeduto poi da quelli di solenne pentimento che caratterizzano la quaresima.

Per quanto riguarda il significato simbolico del nome, ci sembra quindi estremamente facile individuarne il senso. Il martedì, quindi l’ultimo giorno di carnevale, è detto grasso, in quanto i cristiani possono darsi all’ultimo giorno di baldoria, farsi una grossa (o grassa) mangiata abbandonandosi a quei peccati di gola che poi dovranno abbandonare durante i 40 giorni successivi.

Questa sorta di ramadan cristiano che rappresenta infatti la quaresima, non consentirebbe in generale peccati di gola, lontani quindi da dolciumi e altre prelibatezze, ma soprattutto niente carne nei venerdì. Ad ogni modo, c’è da dire che queste usanze sono ormai da qualche anno anche in Italia secolarizzate, e rimangono sostanzialmente nel folclore del paese più come pleonastico ricordo che come effettiva celebrazione religiosa, una celebrazione, quella del carnevale, che nonostante mischiasse per eccellenza sacro, pagano e anche profano, è diventata nel tempo una sorta di Halloween, anch’essa a suo tempo, eccellenza del paganesimo e oggi solo mercificazione del consumismo.

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