Il maltrattamento e l’abbandono degli animali è un fenomeno molto preoccupante che soprattutto durante l’estate sembra aumentare a dismisura. Nonostante le tante campagne contro il maltrattamento degli animali, sembra non arrestarsi questo fenomeno che insieme all’abbandono resta una delle piaghe del nostro paese soprattutto in concomitanza delle partenze estive. 

Arriva l’email per segnalare maltrattamenti 

Da qualche giorno, però, è attiva la casella email [email protected] per raccogliere segnalazioni di maltrattamenti di animali. L’iniziativa è seguita al finanziamento di un milione di euro in favore delle regioni per potenziare  i servizi finalizzati ad intercettare situazioni di illegalità in modo da evitare possibili rischi per gli amici a quattro zampe nelle regioni Puglia, Campania, Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Sicilia, dove sono presenti un numero di strutture per accogliere animali  superiori a 50, e in percentuale rispetto al numero.

Di recente, dopo l’appello del ministro Matteo Salvini e dell’amministrazione comunale, sono aumentate le richieste di donazione a Mineo per i cani rimasti nell’ex Cara. Risultano varie donazioni di cibo e denaro e circa 13 richieste di adozione e 6 affidi. Salvini ha visitato anche il gattile del Verano, dove sono ospitati 450 gatti seguiti dall’associazione di volontariato Animal Welfare ONLUS.

Come segnalare un abbandono

Anche l’abbandono di animali è un fenomeno preoccupante, basti pensare che nel 2018 sono stati abbandonati 80.000 gatti e 50.000 cani. Si ricorda che abbandonare un animale è reato in base all’articolo 727 della Legge 189/04 ed è punibile con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro.

Come segnalare un caso di abbandono? Basta chiamare il 113  Polizia di Stato o il 112 dei Carabinieri segnalando il luogo esatto dell’abbandono, il numero di targa dell’auto del responsabile se possibile, foto o video che documentino l’abbandono, presenza  di testimoni.

Su Facebook sono inoltre presenti molte pagine dell’Oipa territoriali.

È quindi possibile segnalare l’abbandono anche all’Oipa.

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